martedì 31 marzo 2009

Maurizio

Era alto meno di un metro e sessanta, calvo e panciuto, pareva la fotocopia di Danny De Vito, nel giorno del rigor mortis.
Aveva perso un intero braccio in gioventù perchè l'aveva appoggiato fuori dal finestrino (forse è per il suo caso che le mamme si raccomandano tanto).
Ricoperto dalla psoriasi in modo devastante, aveva negli occhi la sincerità della sofferenza e un buon senso dell'umorismo.
Evitato dalla moglie, che si faceva scopare dal migliore amico - nella bruttura suburbana del condominio in cui abitavano nell'hinterland milanese - aveva trovato adiacenze sessuali in un badante russa.
Con orgoglio, mi parlava di quando la inculava, perchè "a letto si fa come dico io!".
Io me lo immaginavo in bilico, con la pancia prominente e sbilanciato dall'assenza dell'arto sinistro, ondeggiare come un clown ubriaco nel culo della lussuria a basso prezzo.

Ne parlo al passato perchè secondo me è morto.

lunedì 30 marzo 2009

Il mio segreto?

E' chiaro come il sole in un pallido e assorto mattino nei pressi del solstizio.
Mangio quello quello che mi pare, non faccio sport e trovo che la cellulite mi doni.
Taglio i capelli quando tutti mi dicono di farli crescere e viceversa.
Ho l'alluce valgo in entrambi i piedi.
I denti leggermente storti, le occhiaie e fumo.
Bere, bevo.
Ma uso i prodotti dell'Irena.
Dalla Polonia con amore: d'altronde mi scambiano sempre per una dell'Est Europa.

giovedì 26 marzo 2009

L'eluso

Oggi ho preso - mio malgrado - la residenza nella città in cui abito da un po'.
Dato che ero nervosa, ho domandata timida allo sportello: "Scusi dove posso prendere la cittadinanza?".
Cosicchè mi hanno guardato come un'idiota.
Ma poi ho fatto tutto bene, eh, almeno sembra, ho compilato quel cazzo di modulo e risposto a domande del tipo "ma le sere torna sempre a casa?".
Mi son sentita un po' pirla, un po' agli arresti domiciliari e un po' sotto esame.
Il top - cosa che credo sia totalmente di italica specie - mi è stato chiesto se ero sposata.
Al mio NO!, hanno inclinato la testa e mi hanno detto "la mamma e il papà come si chiamano?".
In pratica, è così difficile capire che una che lavora e abita in una città sta prendendo la residenza solo per evitare di avere le bollette di acqua-luce-gas maggiorate del 30%?
E comunque cara la mia Giovanna-Dalla-Puzza-Sotto-il-Naso, non sono un'impiegata tecnica (giusto per ingrassare le statistiche).
Cogliona.

mercoledì 25 marzo 2009

Categoria protetta

I baristi sono una categoria protetta dal WWF e dall'Unesco.
Esperti conoscitori dell'universo femminile, hanno capito che - anche se son dei gran cessi - dietro a un bancone si chiava sempre.
Eccentrici romantici, riescono a gestire il via vai della figa come pochi sanno fare: impegnati nel lavoro, possono rivolgere carinerie e frasi fatte alle avventrici avide di liquidi organici.
Che orgoglio vedere le conquiste dei baristi!
La pedana rialzata regala almeno 15 cm di altezza e il bancone toglie alla vista difetti quali pancia prominente, culo grosso e gambe a X.
Gli spazi angusti favoriscono i loro movimenti sinuosi e la cristalleria in bella mostra è lucida come le loro palle di ottone.
A seconda delle necessità, possono definirsi acrobatici (per le scalmanate), barman (per le fragili e insicure) o bartender (per le più coccolone).

Ah! I baristi! Con una frase fanno svernare i cuori in primavera.

lunedì 23 marzo 2009

la corrente

Pensavo che tutto fosse monotono, ma che scorresse liscio.
Improvvisamente, una cascata.
Si sono aperte le dighe.
La paura in un istante.
Ho fermato la mia testa dal cappio perchè mi hanno parlato di maturità.
Sto vacillando coi piedi sulla sedia.
Vestita come una vergine da film western (son mai esistite?).
Magari con i piedi appoggiati sul dorso di un cavallo, però.

giovedì 19 marzo 2009

allontanamenti

Scusate, sto chiavando.

martedì 17 marzo 2009

ma quali cose?

Questo cane mi riempie di peli il cappotto e mi esonda di luccicanza.
Guarda dentro di me come se fossi un sacco di spazzatura, appoggiato al muro dove piscia.
Illumina tutto e nulla sarà più come prima.
Ho perso la parola ma ho trovato la luce.
E pigliatevi 'sta luccicanza.


lunedì 16 marzo 2009

Ode al volo

.Cazzo, dove sei?
.Ho voglia di succhiarti.

(Post scritto in carenza di zuccheri e con scarsa sensibilità psicomotoria.
L'assunzione di sostanze psicotrope ha deviato il concetto di poesia per ricadere sul greve.
Lo spirito dei film della Fenech ha battuto l'apollineo/dionisiaco della nascita della tragedia.
Inseguendo Nietzsche, finì come D'Annunzio).

venerdì 13 marzo 2009

L'amore ai tempi dell'incompreso

Io faccio l'amore con te.
Che fai l'amore con me.
Ci sentiamo tutti-i-giorni su chat non ambigue.
A volte scappa anche la frase dolce.
Ti chiamo una volta a settimana.
Mi chiami una volta a settimana.
Mi mandi sms ai quali, se non rispondo, ti infastidisci.
Ti mando sms ai quali mi rispondi spesso il giorno dopo su chat non ambigue.
Il mio sentimento è abituato a crescere negli spazi concessi senza travalicare la libertà altrui.
No possesso. No gelosia. No intromissioni.
Se mi dici che forse ci vediamo e poi non mi fai sapere nulla, mi organizzo diversamente senza avvertirti.
Quando ho fatto, mi dici che ti stai attrezzando per vedermi.
Ma ormai, è tardi.
Non amo gli utlimatum, ma vado pazza per Elio e le Storie Tese.
Cara ti amo è un classico della bella canzone italiana.
E davvero, non è colpa mia e conviene approfittarne, i tuoi tempi mi piacciono sul serio.
Non comprendersi con tutti questi mezzi di comunicazione a disposizione mi fa sentire in linea con la giusta conoscenza.
L'attesa, come in una vecchia balera di 60 anni fa, dove si aspettava parecchio prima di muovere il primo passo.

mercoledì 11 marzo 2009

M-obscene

Sono ossessionata, ho un'ossessione che mi ossessiona.
Non mi lascia stare, l'ossessione che è in me.
Un'ossessione per meglio dire L'OSSESSIONE, che scivola via quando la sento.
Mi ossessiona essere ossessionata dall'idea ossessionante di avere una fottuta ossessione, che mi ossessiona e mi impedisce di avere ulteriori ossessioni.
Mi ossessiono da sola, credendo fortemente nella mia ossessione, che mi rende ossessiva.
Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione.

martedì 10 marzo 2009

lento morì

Sto pensando che da ormai anni faccio finta di abbracciare il pensiero gandhiano.
In realtà, mi incazzo tantissimo. Ma sopprimo.
Mi danno fastidio tante di quelle cose che mi faccio andare bene, perchè mi hanno detto che dopo i 30 anni tutto dà più fastidio.
E io che odio l'invecchiamento e lo temo più di un braccio nel culo (giuro, mi farei infilare due braccia nel culo pur di non invecchiare), amo e benedico tutto e tutti.
Invece no!
Mi dà fastidio chi mi rivolge la parola senza il mio permesso.
Mi danno fastidio le persone che scherzano con me più del dovuto (perchè sembro socievole, ma non lo sono!).
Mi faccio avvicinare perchè sono CURIOSA. La mia è una tensione personale alla conoscenza di mondi altrui.
Odio le frasi fatte, i pensieri banali, chi segue le solite cose che seguono tutti.
Mi danno fastidio quelli che vanno in moto e anche quelli che sono razzisti perbenisti.
Mi danno fastidio i pezzenti arravenuti.
I bambini che piangono. Ma anche quelli che ridono.
Gli anziani in coda dal dottore della mutua e i loro aliti di morte.
Le commesse ignoranti che non hanno capito un cazzo del marketing e della comunicazione sociale.
La gente che sputa per terra.
Le persone che soffrono di ordine maniacale.
La gente che non legge.
La gente che vota per votare.
Quelli che al cinema li senti ruminare il pasto domenicale.
La gente che parla con un tono di voce alto.

basta questo è il post più lungo e più brutto che abbia mai scritto.

lunedì 9 marzo 2009

ripristino

Il mio nuovo coinquilino è un gran spacca coglioni.
Mille domande e fastidi diffusi.
Il top è stato proprio un secondo fa: abitiamo insiema da 10 giorni, abbiamo parlato in tutto 3 ore. Questo è il nostro livello di intimità.
Ecco, credo che sfilarsi la maglietta e rimanere a torso nudo così, davanti a me, senza che io glielo abbia chiesto e senza preavviso, è abbastanza da sfigati.
Non siamo mica alla spiaggia. E tantomeno in un reality.
E soprattutto lui non è mica Johnny Depp.

martedì 3 marzo 2009

distorsioni

Non so se i corpi che stavo vedendo appartenevano a questo o a quello.
Era buio nella stanza.
Non un odore.
Gambe accavallate dietro la nuca, due corpi assottigliati in uno.
Due corpi in un solo peso.
E un lungo fremere.