martedì 1 febbraio 2011

darci dentro

ogni decade che passa penso che sia quella giusta.
sarà che non ne imbrocco una, o che più probabilmente sbrocco in fretta, ma la necessità di cambiare, di nuovo tutto e in modo repentino, è forte.
rigetto l'idea della società che avanza, dentro me so che vorrei vivere di poco e nulla, pormi domande senza trovare risposte e lasciare che la natura parli per me.
non so chi sia stato il cretino ad inventare le divisioni, il progresso e l'ambizione.
chi non ne ha bisogno si trova sempre disadattato.

6 commenti:

  1. non c'entra un cazzo.
    oggi t'ho pensata.

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  2. wow, grazie, mi piace essere pensata.
    ma cosa hai pensato?

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  3. ho conosciuto una tipa che mi ha parlato del suo modo di "mangiarsi il proprio dolore fisico". mi è piaciuta subito. e alla fine le ho chiesto come si chiama (non lo faccio mai, cazzo e so bene perché) e lei mi ha sorriso e poi ha sussurrato "Geronimo".
    mi ha ricordato "Gerico".

    volevo fare l'amore con entrambe.

    love, mod

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  4. geronimo sarebbe bello come soprannome se non fosse per le affinità col figlio di la russa...
    mi piacerebbe tornare a fare l'amore.
    per ora mi accontento di guardarlo in sincopati video pornografici.
    mangiarsi il proprio dolore fisico: ci sarebbe da farci un libro.
    tanto amore a te.

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