mercoledì 12 ottobre 2011

Il coccodrillo di G.N.

Domani molto probabilmente morirà G.N., di 86 anni: lo troveranno a Roma, con le mani chiuse sulle stanche tempie macchiate.
Sento che si spegnerà nel tentativo di ripetere le frasi:

"Ora serve una risposta credibile"
"Teniamo viva la dignità della politica"
"Occorre assicurare piena garanzia"
"Vigile attenzione"
"Grande preoccupazione"
"Ora rigore e coesione"
"Mai abbassare la guardia"
"Il mio è un richiamo storico"
"Riflessi istituzionali che non possono sfuggire"
"Svolgo il mio mandato in condizioni difficili"

lunedì 5 settembre 2011

Nemmeno una lumaca

Quell'uomo che è così lontano dall'essere anche solo un giovane uomo.
Immaginarlo nella sua nuda magrezza, con lo stomaco bianco leggermente dilatato dalla postura perennemente seduta: ecco, è come se in quella magrezza le due secche fasce di addominali si incontrassero nel pube, ricoperto di un polveroso e cupo e triste strato di peli scuri, ruvidi e flosci, e nel mezzo vi spuntasse un dito mignolo, raggrinzito e ricurvo, ingiallito, del tutto uguale alle ultime due falangi della mano di un novantenne allettato, le ultime due falangi finali della vita.

giovedì 4 agosto 2011

ricordi

succhiavo l'olio e il sale dalle foglie di lattuga che poi tu mangiavi.
ti accarezzavo la pelle liscia e morbida del collo e dei lobi delle orecchie.
ti guardavo e desideravo avere anche io dei seni così grandi.
spesso in bici con te mi facevo male.
mi piacevano le merende fatte con nutella e ciambellini.
il tè lipton con tutto quel limone e quello zucchero: diventava arancione vivo.
le tue mani, curate e profumate.
il ragù, il più unto dell'universo.
eri una donna specialissima.

lunedì 30 maggio 2011

è un mondo di maschi

piccoli orgasmi su piccoli cazzi scivolano via come perle ai porci.
scorrono dall'interno delle cosce, come minuscoli rivoli.
immagini di movimenti scomposti mentre mi masturbo e guido in autostrada.
non so perchè lo faccio, dato che non mi masturbo mai.

giovedì 12 maggio 2011

bifasica

seduta sul letto completamente nuda, sento il puzzo dei miei piedi pungermi il naso.
non mi dà fastidio, è mio.
sa un po' di aceto e un po' di crosta di formaggio vaccino stagionato, avanzata nel piatto.
una lacrima involontaria scende dall'occhio sinistro, mentre guardo le dita cercare le lettere nella tastiera.
un minuto di pace. un minuto di silenzio.
solo per me.

giovedì 14 aprile 2011

canto del

mi faccio da parte e non calcherò scene che non ho mai calcato.
attrice drammatica in una commedia, son stata al gioco come un'attrice comica in una tragedia.
fuori luogo, fuori tempo, fuori battuta.
non ne ho azzeccata una.

mercoledì 13 aprile 2011

the rules of attraction

non ce la faccio proprio a vedermi come una bambolina, sarà che son quasi sempre spettinata e ben volentieri faccio tutto quello che solitamente una bambolina trova sconveniente.
per cui se c'è una cosa che odio è che l'estetica diventi un parametro con cui le persone si approccino alla mia figura.
cambiano i comportamenti, maschili e femminili.
e soprattutto si è costretti a sentire delle cazzate inimmaginabili.
maledetta cultura cattolica del cazzo, che vede il peccato laddove c'è solo una persona.
maledetta cultura machista, che trasforma l'essere umano in oggetto.
maledetto orientamento sessuale, che impone comportamenti scontati.

martedì 29 marzo 2011

il brufolo

anni fa in piena crisi epocale mi ritrovai fra capo e collo un invito a cena da gran ricconi.
non sapendo dove sbattere la testa a causa della perdita del lavoro, andai per disperazione.
che è inutile: l'unica pecca delle persone ricche è che raramente sono simpatiche.
mi ricordo che in faccia avevo piantato, sotto l'occhio destro, verso lo zigomo, un brufolo grande quanto un pisello.
da che mi ricordi, quello è sempre stato il brufolo più grande di tutti i miei tempi.
sotto la palpebra la pelle s'assottiglia e schiacciare il pisello aveva un ché di demoniaco, in termini di dolore e di rovina.
un dito di fondotinta, una passata di fard, un altro tocco di fondotinta.
in piena estate.
il ciuffo stirato monoculare.
un vestito da mignotta per sviare.
il brufolo stava coperto, copertissimo.

a dire il vero, quel brufolo mi salvò la serata quando un riccone veneto, avvicinandosi di fretta, mi scostò i capelli dalla metà del viso.
"ma perché copri questo bel vis..."
silenzio.
gli occhi bianchi nel buio della tarda notte romana.
i capelli tornarono ad accarezzarmi la guancia e il pisello.

non so perché mi sia venuta in mente questa storia rincasando ieri sera.

giovedì 24 marzo 2011

la lettera più brutta

in questo piccolo marasma di cosmo privato, scambio chilometri di parole con sconosciuti con i quali cerco di trovare un certo appeal.
alcuni sembrano dolci ed educati, altri son palesemente dei quaquaraquà.
e mentre mi lamento con lo stagista di 19 anni della mia carenza di pene, pensando se anche lui possa avvertire la carenza di fica, mando la-mail-più-mal-digitata della mia settimana all'uomo con il quale non vorrei mai sfigurare.
e mentre sogno abbracci paterni che non voglio ricevere, mentre dibatto di stronzate con chiunque, mentre sono piena di energie e non so come sprecarle, guardo le foto di un vecchio amore.
senza malinconia, mi chiedo se potrò mai amare tanto altri uomini e mi rispondo di no.
né con cattiveria, né con rimpianto.
la fortuna di avere amato persone per me eccezionali mi basta.

giovedì 24 febbraio 2011

per la miseria

sto cercando qualcosa di allegro, cazzo.
in pieno caos periodico, mi rendo conto che il mio peregrinare sul web è artefatto:
corriere della sera, repubblica, il fatto, tgcom gossip, novella 2000, facebook, spinoza e via che si ricomincia.
scroccando la connessione, leggo poco e male, come se mi beccassero da un momento all'altro.
ma ho voglia di qualcosa di allegro, di divertente, di svagato, di leggero e di ben scritto.
lo so che là fuori il mondo è meglio.
ma poi quando esco, mi sembra che sia tutto artefatto:
aperitivi, musiche, cani da passeggio, persone di plastica, mancanza di empatia e via che si ricomincia.
allora mi impegno a fare cose più interessanti (concerti, mostre, eventi, cinema, cultura) ma niente di allegro.
ho bisogno di fermarmi un secondo e rallentare questa folle corse al bidimensionale.
se almeno tutto fosse in bianco e nero, ecco, allora sì, che avrei vita facile.

mercoledì 9 febbraio 2011

manifestazione contro il cambiamento

Domenica 13 febbraio: Se non ora, quando?

Al via i preparativi dell'appuntamento stagionale più importante: donne, mobilitatevi e inaugurate la nuova stagione dell'Italia, con il giusto appeal fra i due eventi dell'anno: San Remo e le elezioni politiche.

Più Belen o più Canalis?
Più Corona o più Mora?
Più Ruby o più Noemi?

Scegliere è un passo importante: come vi vestirete alla manifestazione delle donne?
D'obbligo l'arma strategica della seduzione di massa, in cui l'unico imperativo è osare: scopatevi tutti i berlusconiani e fateli diventare comunisti!

Vincere non è mai stato così facile!

martedì 1 febbraio 2011

darci dentro

ogni decade che passa penso che sia quella giusta.
sarà che non ne imbrocco una, o che più probabilmente sbrocco in fretta, ma la necessità di cambiare, di nuovo tutto e in modo repentino, è forte.
rigetto l'idea della società che avanza, dentro me so che vorrei vivere di poco e nulla, pormi domande senza trovare risposte e lasciare che la natura parli per me.
non so chi sia stato il cretino ad inventare le divisioni, il progresso e l'ambizione.
chi non ne ha bisogno si trova sempre disadattato.

lunedì 31 gennaio 2011

Si poteva evitare

quando scoppia qualcosa, c'è sempre qualcos'altro che si potrebbe evitare.
e stranamente più dei morti, fanno male i gesti.
l'insensatezza di tutto questo non riesco a spiegarvela.
sta di fatto che nel genere umano la perdita della vita sembra sempre una ricerca.

martedì 25 gennaio 2011

la paciona

stavo con un intellettuale dalla mano callosa e adesso vengo da te che hai la licenza media.
mi porti in spiaggia a guardare le ortiche che ancora non ci sono, ma è come se me le facessi sentire.
guarda quella là: vorrei che si togliesse la maschera, nei suoi movimenti preconfezionati, nella sua idea di femminilità studiata.
la mia è una vena alla distruzione innata.
non ti farò mai un gesto precofenzionato ad arte.
la mia sarà pura poesia.
ti insegnerò a cagare sulle poesie di leopardi.

venerdì 7 gennaio 2011

all about eve

crescendo, non capisco se capisco di più o di meno.
e se nelle orecchie ho tutte le canzoni di sara montiel, nella pancia, nel cuore e nel corpo intero tremo di rabbia e delusione.
e ora tutte le varianti del gene "Eva" sono in me:
  • son del segno del toro: paolo fox aveva detto che nel 2011 sarei stata bene. Quando?
  • quando piango, voglio essere considerata
  • per lo stress mi si sfaldano le unghie, non mangio e piango
  • vorrei provare indifferenza ma ancora non ci riesco
  • mi sento un'incredibile stupida per qualsiasi motivo

Mi dò due settimane di malessere e poi questa sensazione voglio cagarla fuori di me.