lunedì 22 marzo 2010

le falsità morali costanti

ogni cosa è aberrante e al tempo stesso è una succosa perversione.
ciò che non cambia mai è il metro di giudizio, con cui chicchessia impone agli altri una propria, ristretta e fottutamente stupida visione del mondo.
dal nome d'arte alle paure incontrollate, mi sembra che la presa per il culo assuma molte facce che poi vengano nascoste dalla parola "debolezza".
struscio la mia vagina contro 5 cazzi che appaiono sul mio monitor e simulo una gang bang.
lecco lo stronzo che esce dal culo della giapponesina se mi viene voglia di un po' di scat.
sbatto violentemente i coglioni a uno sconosciuto facendo un semplice movimento col mouse.
poi chiudo il pc: non ho fatto nulla di male.

4 commenti:

  1. credo che il nostro declino sia iniziato quando abbiamo deciso di sentirci degli animali evoluti. la religione, la psicanalisi, la filosofia, tutte quelle minchiate che cercano inutilmente e faticosamente di spiegarci perché siamo al mondo, hanno creato l'idea di perversione. io non credo più a niente, eppure mi tira sempre lo stesso

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  2. è esattamente lo stesso mio pensiero.Che aumenta e mi perfora con il mio bisogno d'amore inappagato.E lo sconcerto che ogni cosa, nuova, sia sempre e comunque normale.
    Quando invece ciò che è normale (come ad esempio l'uccello che tira) diventa in realtà sempre meno ovvio.E meno cercato.Una rarità.
    Sei sempre il First.

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  3. lo sei già mio amato BU.ahahahahahah!

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