martedì 22 dicembre 2009

notturna

ho fatto uno stronzo di dimensioni austere.
ben piantato, si adagiava sulla ceramica, dritto come un fuso, e mi fissava, fiero.
aveva un ché di napoleonico, oserei dire.
di grandeur.
e così ho pensato a mia madre quando ancora anni fa mi accompagnava a fare shopping e mi diceva: "guarda lì, sei dritta come un fuso".
ecco.
ero una stronza.
imperiale.

domenica 20 dicembre 2009

esigenze

d'altronde, caro blog, servi a questo.
accoglimi in questo orario del cazzo, mentre piango e faccio schifo.
prendimi perchè non servo a un cazzo e domani penserò che non era niente perchè al solito non è niente, ma a me non piace il nulla e così vorrei solo morire.

venerdì 18 dicembre 2009

natale

Dov'è finita la troia che c'è in me?
Insomma, a me il cazzo piace. E tanto.
Non son mai stata una vacca: sempre scopato solo con chi mi piaceva.
Poi che mi piacesse un ragazzo diverso al mese, era un conto.
Non avrò più vent'anni. Non avrò più lo sguardo assassino.
Non avrò più voglia di spogliarmi per qualcuno.
E nemmeno la voglia di mandare a fanculo qualcuno solo perchè mi fa la domanda sbagliata.
Rifiuto scopate e non capisco perchè.

Ma dove cazzo mai è finita la troia che è in me?

giovedì 17 dicembre 2009

plastica

Da bambina, sedevo a tavola in un tavolo rotondo.
Nella mia testa e per la mia famiglia, ero capotavola. Questa cosa l'avevo dedotta perchè ero proprio proprio davanti alla finestra.
A lato la tiviù.
A mezzogiorno, Mike Bongiorno.
Non so che programma fosse, ma ero fottutamente convinta che quell'uomo mi guardasse.
Che fosse lì a mezzogiorno per spiarmi.
Oggi, l'internet ha superato la Chiesa Catodica.
Un ragazzo mi ha appena scritto per dirmi di aver ricevuto una telefonata e di dover scappare: l'ha scritto al termine di una mail lunghissima.
Gli ho risposto che non si deve preoccupare, mica vedo cosa fa e perchè lo fa.
A dire la verità, manco lo conosco.
E la cosa mi ha fatto sorridere.
Nel momento in cui si abbandona lo strumento, forse si pensa di abbandonare anche il proprio io narrante.

martedì 15 dicembre 2009

distinguo

non ce la faccio davvero a provare dispiacere nè pena.
non vedo un clima diverso da quello che respiro da un po'.
a volte anche una sbadilata in faccia può essere educativa, ma forse non sarà abbastanza.
una volta la mano contro la dittatura era chiamata partigiana.
ora psicolabile.
è proprio vero che l'eccesso dell'uso del termine democrazia porta la gente a un rincoglionimento totale.
rimango per la non violenza.
ma comunque, non provo pietà, dispiacere o pena.
tutte queste tre cose le tengo in me per qualcos'altro.
ribellarsi al tiranno, e non lo dico io, è più che lecito.

mercoledì 9 dicembre 2009

barcelona

viaggio barcelona con madre.
come se avessi pochi anni, omaggiata di tutto.
buena buena buena good good good (come dicono i morphine).
non ho cacato per tre giorni, oggi 5 volte.
ma quali sono i meccanismi che bloccano la cacca in viaggio?
cosa si cela dietro il gonfiore cacchegno?
vorrei me lo spiegassero, che cazzo.

giovedì 3 dicembre 2009

Farsi scopare la fica con la faccia.
Non farsela leccare o baciare.
No: avere un volto di uomo che preme, con il naso, la fronte, il mento in una vagina che si gonfia di sangue. E pulsa. Fra un morso, un tocco, un gioco.
Essere totalmente abbandonate con la testa all'indietro e le ginocchia verso il seno.
Le gambe senza peso, il sedere sollevato.
Affidarsi.
Ciò che conta è solo una cosa: l'assenza di barba.