martedì 22 dicembre 2009

notturna

ho fatto uno stronzo di dimensioni austere.
ben piantato, si adagiava sulla ceramica, dritto come un fuso, e mi fissava, fiero.
aveva un ché di napoleonico, oserei dire.
di grandeur.
e così ho pensato a mia madre quando ancora anni fa mi accompagnava a fare shopping e mi diceva: "guarda lì, sei dritta come un fuso".
ecco.
ero una stronza.
imperiale.

domenica 20 dicembre 2009

esigenze

d'altronde, caro blog, servi a questo.
accoglimi in questo orario del cazzo, mentre piango e faccio schifo.
prendimi perchè non servo a un cazzo e domani penserò che non era niente perchè al solito non è niente, ma a me non piace il nulla e così vorrei solo morire.

venerdì 18 dicembre 2009

natale

Dov'è finita la troia che c'è in me?
Insomma, a me il cazzo piace. E tanto.
Non son mai stata una vacca: sempre scopato solo con chi mi piaceva.
Poi che mi piacesse un ragazzo diverso al mese, era un conto.
Non avrò più vent'anni. Non avrò più lo sguardo assassino.
Non avrò più voglia di spogliarmi per qualcuno.
E nemmeno la voglia di mandare a fanculo qualcuno solo perchè mi fa la domanda sbagliata.
Rifiuto scopate e non capisco perchè.

Ma dove cazzo mai è finita la troia che è in me?

giovedì 17 dicembre 2009

plastica

Da bambina, sedevo a tavola in un tavolo rotondo.
Nella mia testa e per la mia famiglia, ero capotavola. Questa cosa l'avevo dedotta perchè ero proprio proprio davanti alla finestra.
A lato la tiviù.
A mezzogiorno, Mike Bongiorno.
Non so che programma fosse, ma ero fottutamente convinta che quell'uomo mi guardasse.
Che fosse lì a mezzogiorno per spiarmi.
Oggi, l'internet ha superato la Chiesa Catodica.
Un ragazzo mi ha appena scritto per dirmi di aver ricevuto una telefonata e di dover scappare: l'ha scritto al termine di una mail lunghissima.
Gli ho risposto che non si deve preoccupare, mica vedo cosa fa e perchè lo fa.
A dire la verità, manco lo conosco.
E la cosa mi ha fatto sorridere.
Nel momento in cui si abbandona lo strumento, forse si pensa di abbandonare anche il proprio io narrante.

martedì 15 dicembre 2009

distinguo

non ce la faccio davvero a provare dispiacere nè pena.
non vedo un clima diverso da quello che respiro da un po'.
a volte anche una sbadilata in faccia può essere educativa, ma forse non sarà abbastanza.
una volta la mano contro la dittatura era chiamata partigiana.
ora psicolabile.
è proprio vero che l'eccesso dell'uso del termine democrazia porta la gente a un rincoglionimento totale.
rimango per la non violenza.
ma comunque, non provo pietà, dispiacere o pena.
tutte queste tre cose le tengo in me per qualcos'altro.
ribellarsi al tiranno, e non lo dico io, è più che lecito.

mercoledì 9 dicembre 2009

barcelona

viaggio barcelona con madre.
come se avessi pochi anni, omaggiata di tutto.
buena buena buena good good good (come dicono i morphine).
non ho cacato per tre giorni, oggi 5 volte.
ma quali sono i meccanismi che bloccano la cacca in viaggio?
cosa si cela dietro il gonfiore cacchegno?
vorrei me lo spiegassero, che cazzo.

giovedì 3 dicembre 2009

Farsi scopare la fica con la faccia.
Non farsela leccare o baciare.
No: avere un volto di uomo che preme, con il naso, la fronte, il mento in una vagina che si gonfia di sangue. E pulsa. Fra un morso, un tocco, un gioco.
Essere totalmente abbandonate con la testa all'indietro e le ginocchia verso il seno.
Le gambe senza peso, il sedere sollevato.
Affidarsi.
Ciò che conta è solo una cosa: l'assenza di barba.

mercoledì 25 novembre 2009

oh che bel mestiere

Mi infilo nel letto, nuda, ancora leggermente umida dalla doccia, perchè sono così pigra che mi asciugo sempre il lato davanti in fretta, tralasciando le estremità.
Sotto le coperte trovo tre coltelli: uno a manico giallo col seghetto, uno a manico azzurro tondo e uno interamente di metallo, di quelli che non tagliano un cazzo.
Un bicchiere, una tazza e un vasetto di nutella agli sgoccioli.
Decido allora di unire i tre coltelli, imburrarli di nutella e infilarmeli dentro.
Non vi dirò mai dove.

giovedì 19 novembre 2009

il vero nobile non si muove dal letto

Febbre e tosse secca, inappetenza, irritabilità.
Influenza in me.
Bene, mi caccio sotto le coperte e non mi muovo.
Non bevo, così non piscio. Non mangio, così non cago.
Ho passato finora 40 ore nel mio letto.
Da sola. Vabbè, ogni tanto una telefonata.
Un coinquilino.
Qua dentro un solo odore: bocca, culo, piedi.

martedì 17 novembre 2009

La mia risposta è no

Stanotte, post tortilla e vino rosso, ho annegato me stessa in un cumulo di risate senza freno.
Stretta in un accappatoio umido, i capelli sfatti e raccolti in una coda secca, odore di cipolla fritta in tutta la casa.
Mi sono sdraiata a letto e non è stato volontario, ma mi è venuto da pisciare e non sapevo dove andare. Non so per quale motivo, ma il cesso proprio non mi è venuto in mente.
Per un attimo avrei voluto mollarla lì, sentire caldo fra le gambe immaginandomi falli e coglioni.
Poi non so perchè, un barlume di demenza, ho pisciato in un contenitore.
Son tornata sotto le coperte.
E ho cominciato a pensare che no, così non va, quello che faccio io ha in sè dell'eccezionalità.

mercoledì 11 novembre 2009

Post senza titolo

Cresci.
Come stanno crescendo i miei peli.
Sviluppati.
Come si sviluppa l'organico.
Esprimiti.
Come fanno tutti quelli che hanno qualcosa da dire.

giovedì 5 novembre 2009

la campagnola (non più bella)

non mi rassegno al mio deturpamento.
non ce la faccio.
tristezza, alcol e fumo hanno la meglio sulla bellezza che fu.
scompaio dietro un naso asimmetrico e poca voglia di essere finta.
Ciò che sono sarà.
Ciò che sarà non lo voglio.
Cancellate dal mio volto i segni di stanchezza.
Cancellate dal mio volto ciò che sono stata.

martedì 3 novembre 2009

segret

ci ho davvero un viziaccio.
guai a voi se mi date la password. Di qualsiasi cosa.
ciò che leggo nelle vostre righe nascoste diventa la mia lettura preferita.
è meraviglioso e per niente inquietante.
leggo lettere, richieste, scambi fra persone.
non importa chi sia il proprietario della posta, dell'account o del profilo.
un lungo blog, in esclusiva per me.
per scoprire come sia buffo che le persone scrivano un fatto in modo diverso a seconda del destinatario.
regalatemi la vostra password per un mese.
voglio qualcosa di nuovo.

lunedì 2 novembre 2009

il trend negativo si combatte così

Mi ha colpito molto la frase che son le medicine a fare la malattia.
Io che sono ipocondriaca non le prendo mai: ho capito tutto in una frase e so che se fossi in te mi sentirei quasi in perdita con me stessa.
Sono preoccupata, per il fatto che sarai meno felice. Ma più controllato.
E penso allora che davvero l'amore non dia libertà: trattasi sostanzialmente di legame morboso che si nutre solo dell'amore dell'altro.
Vorrei davvero trasmetterti tutta quella energia che a breve scorrerà ancora libera in me.
Vorrei sapere che non sarà un trauma per te abbassarti a raccogliere il mio bene.

mercoledì 28 ottobre 2009

Il piscio scorre caldo

Tra qualche minuto e nelle prossime ore qualcosa volgerà verso qualcos'altro.
Mi piacerebbe rileggere queste righe domani, e sapere che mi coinvolgeranno emotivamente.
Spero sia così, almeno vorrà dire che qualcosa ho sentito.
Sennò, come tutto è nato, tutto finirà.
Ovviamente sto parlando dell'ovvietà.

martedì 27 ottobre 2009

siderurgia

Quando sbaglio, sbaglio grosso.
Mi salva in corner l'onestà. Alla fine son tutta istinto e vaginite.
Mi sto attivando per essere qualcosa di nuovo, ancora.
Sono meglio di un transessuale, diciamo che sono transvitale.
Un giorno lo so che finalmente chiuderò gli occhi senza più riaprirli.
Ma fino ad allora, voglio rovinarmi.
Umanamente, interiormente e fisicamente.
Voglio vedere fino a dove arriva la mia ambizione a non concludere davvero niente di importante nella mia vita.

Spot del blog (30' che mi pago personalmente):
Tu che da anni mi stressi la minchia e non hai ancora capito la differenza che passa dalla finzione del blog alla mia vita; tu che continui a scrivermi messaggi avulsi dalla realtà; tu che credi che io abbia il piacere di incontrarti; tu che continui a parlare di cose che pensi mi riguardino e credi di sapere tutto di me: ecco tu, che hai esattemente capito chi sei, è l'ora di andartene affanculo.

Mai avrai l'onore di vedere il tuo nome sul mio blog.

giovedì 22 ottobre 2009

il punto

Io ho bisogno di amore e di cazzo: tu non mi dai nè l'uno nè l'altro.

mercoledì 14 ottobre 2009

peli peli e ancora peli

Avevo i peli della fica in ricrescita, giusti giusti per un'orgogliosa ceretta dalla russa sotto casa, inetta al punto giusto da coprire attività illecite facendo l'estetista.
Il fatto è che io la adoro proprio perchè mi fa malissimo.
Ma non ho resistito.
Non c'è nulla di peggio delle strisce depilatorie del supermercato, così ho optato per quelle e ho fatto da sola.
Ora è tutta un pallino rosso, e un ciuffo pallottino al centro.
Che io non sono mica una di quelle che vanno a letto col mio amico di Torino, che non vede del pelo su una fica dal 1983.
Ho sempre odiato la pelle che sembra barba e soprattutto la totale rosea visione di una fica schiappata sull'umido.
Dicono che sia igienico, con la stessa perspicacia con cui una donna trova igienico il perizoma.
Io ho sempre pensato che il filo che passa adeso ai due buchi sottostanti sia veramente veramente laido.

martedì 13 ottobre 2009

Outlet

Fuori di qui, c'è un mondo fantastico.
Non ci sono prezzi da pagare, la vita è meglio che in un relais.
Non esiste l'obesità, nè il gonfiore, nè la dipendenza.
Fuori di qui non esistono il "non si può" e il "si deve".
L'aria è fresca, il clima mite.
L'erba è croccante, la terra fertile.
Se si respira intensamente, si sente un retrogusto di grilli.
Fuori di qui c'è la libertà. Nessun vincolo, nessun obbligo, nessuna scusa.

Abbandono il mio corpo e esco un po'.

sabato 10 ottobre 2009

Tu non dici mai niente

Mi ha stupito, veramente, che per la prima volta non hai indovinato nulla di me.
In attesa della tua proposta di matrimonio definitiva, che faccio domani, ti aspetto, prendo impegni o succhio minchie in camporella?
Se ti liberi fai squilletto.
Ora mi sistemo in doccia, inforco un reggiseno con le braccia e mi fiondo dall'oculista.
Sono nervosa, ma mi sa che è al solito la noia.
Non mi vuoi? Cazzi tuoi.

Ecco a voi la mia libera interpretazione di Tu non dici mai niente di Leo Ferré, una canzone che non mi fa impazzire ma almeno sa di piscio.

giovedì 8 ottobre 2009

CINASKYYYYYYY

porca merda che fine hai fatto?
Ps: ti ho sempre amato.

martedì 6 ottobre 2009

Suor Imene

Ho un'amica davvero strana.
Ha 30 anni, non scopa mai.
Tipo, erano due anni che non pistolava la pistola.
E' partita un weekend, ha bevuto una birra, ha visto un omone pelato che sorrideva.
45 anni, grande e grosso e danese.
Dopo qualche minuto di sorrisi, hanno scopato per terra, di giorno, nel giardino di un albergo, fra foglie secche e terra.
Senza preservativo. Perchè aveva la faccia di uno tranquillo.
Poi son tornati in birreria e non si sono più visti.
Questa si chiama LIBERTAAAAAAAAAAA'!

lunedì 5 ottobre 2009

Getto la spugna

Accetto consigli.
Qualsiasi essi siano.

domenica 4 ottobre 2009

Il potere della Tv e delle chiacchere da salotto

2 post fa ho scritto qui la mia proposta di matrimonio a Stefano Edda Rampoldi: sfiga ha voluto che lo stesso sia stato intervistato dalla Bigna(rdi) proprio venerdì.
Ora alcuni spettatori che non lo conoscevano, e fra una sbiancata di denti e un botox di De Carlo hanno apprezzato le parole a tratti naif di Stefano Edda Rampoldi, sono giunti sul mio bloggo.
Ebbene sappiano che:
Stefano Edda Rampoldi sta sicuramente meglio di me.
Per il resto mi ritrovo confusa a vagare negli ambienti rockenrolla mio malgrado.
Mi sento confusa: conosco gente con cui scambio chiacchere per rapporti pre-adoloscenziali.
E chiaccherando per salotti, dò ragione a De Carlo quando - molto bourgeoisie - dice che a Milano ci sono designer, architetti, stilisti. Aggiungo, dopo aver visto il suo incarnato on video, anche dentisti e chirurghi estetici.
Il mio obiettivo rimane il SEO

venerdì 2 ottobre 2009

I nervi

Mi piace guardarmi le mani.
Vorrei fermarne l'invecchiamento ma non sarà possibile.
Una volta facevo la barista e due clienti uomini in vena di dispensare la verità assoluta mi dissero che l'età di una donna si vede dalle mani e dal collo.
Io ho risposto che a loro si vede soprattutto dai maroni, ma noi siamo sfigate: possiamo arrivare a vederli quando è troppo tardi.
Comunque, invecchiando, una donna può anche tirarsi indietro.
Insomma, questa mattina ho l'ansia: io che sono una fan dei coglioni, e già scopo poco, come potrò arrivare ad amare un uomo con la maletta bassa?
E le mie mani, invecchiano.

martedì 29 settembre 2009

Stefano Edda Rampoldi

Secondo le logiche dell'internet, più si ripete in un testo una cosa ben specifica, più la cosa salirà sui motori di ricerca come primo risultato.
Fidandomi ciecamente del SEO, lancio quindi il mio messaggio nella rete.

Stefano Edda Rampoldi, vuoi tu sposarmi?
Ti seguo dall'infanzia, ora mi son fatta donna ma ancora ti guardo con occhi vogliosi.
Son vuota e sporca, e marcio con i marci.
Ho anche le referenze.
Ascolterei ogni tua parola, pur riuscendo nei mesi a ribaltare la situazione.
So cucinare.
Ora scriverò diverse volte il tuo nome in questo post.
Dopodichè, userò un'infallibile arma SEO, il tag.
Devo far salire questo post in cima ai risultati che si hanno scrivendo il tuo nome: cosicchè prima o poi leggerai il mio messaggio e dirai sì, lo voglio.
Fidati, si tratta del tuo karma. Seguilo.
All'epoca del web 2.0 ci si ama così.
E ora, ecco il mio mantra di internet.

Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.Stefano Edda Rampoldi.

lunedì 28 settembre 2009

Non è il sale

Vorrei farti vedere la mia fica.
Penso che sia diversa.
Forse un po' imbronciata. E credo che sì, abbia il colore della mie labbra.
Così scure, così rosse.
Vorrei farti vedere la mia fica perchè tu possa guardare laddove la carne si unisce e si divide, e la pelle assume superfici rugose.
Vorrei farti vedere la mia fica perchè tu la possa depilare. Perchè se io potessi metterci la testa dentro, me la farei di seta.
Vorrei farti vedere la mia fica perchè tu ci possa sputare con la rincorsa.

Se guardi a lungo nella mia fica, la mia fica guarderà dentro di te.

mercoledì 16 settembre 2009

Passaggi violenti

Vado alla ricerca della pioggia facendo finta che non stia piovendo.
Leggo BEE e vedo come il genio sia incastrato nel suo schema. Ma ancora gli devolvo soldi e amore.
Mangio zucchine tutti i giorni: le so fare in mille modi.
Con l'omelette, nella pasta, bollite o stufate, pasticciate e anche in carpaccio: a strisce, cubetti, dadini, rondelle, mezze lune, a quartini, frullate, passate. Ma mai à la julienne.
E' già la seconda volta in una settimana che con stizza mi viene detto "Ma come fai a essere così ... razionale? Sempre così superiore?".
Con molta stizza, vi dirò: ma che cazzo ne so.
La mia è violenza allo stato puro.
E la violenza non guarda in faccia a nessuno.
Nemmeno a me.

martedì 8 settembre 2009

comunque bella


Piccola e gialla, stavi fra le mie mani che era una meraviglia.Ti ho amata profondamente, con tutto il tuo sudiciume: una patina spessa che aveva un odore organico.
Per niente simile al mio ma profondamente legato a me.Con le tue macchie, le tue bozze, le tue mancanze e la tua inossidabile presenza, nei miei momenti di spiccata solitudine.
Ti ho curato come si cura un vizio.
Ogni mia attenzione era in sé una carenza.
Non oso immaginare la nostra separazione.
Non oso immaginarti senza le mie mani addosso.

giovedì 3 settembre 2009

Sudo e puzzo

A volte mi annoio. E lo faccio anche per lunghi periodi.
Un periodo così lungo giammai mi era capitato.
A tal punto che ho ceduto: ho cambiato abbigliamento, comprato scarpe colorate, tagliato i capelli.
Nulla di ciò che mi era stato consigliato mi ha divertito.
Prima, d'altronde, avevo fatto a modo mio: ma la risata non mi partiva.
Provo ora con lo sport, ma so dove andrò a finire.
Laddove finiscono tutti, quando han finito di fare le cose che nella lista della loro vita sono già passate.
Lo so già che finirò anche io per abbandonarmi a Dio.
E solo perchè non avevo niente di meglio da fare.

martedì 25 agosto 2009

Lascio le mie

Come neve al sole, ecco a voi la mia ultima poesia.
Come sorrisi di bambini.
Come mani di madre.
Come arcobaleni in cielo.

Insomma la merda che sta sotto il vostro piede sinistro sarà sempre più poetica e idilliaca di tutte le stronzate che vi fanno credere siano reali. La merda è l'unica strada. La merda supera anche il vostro pasto nudo.
La merde est morte! Vive la merde!

mercoledì 5 agosto 2009

paese mio non ti conosco

Una delle coppie più cattoliche del mio paese, da sempre stracciacazzi e forieri di fedeltà coniugale in quei corsi allucinanti prematrimoniali chiesaiuoli, sta riempiendo di gossip le bocche di chiunque riesca a formulare la frase "Lo sai che Adriano va con la moglie di Corrado?".
Mi chiedo io, perchè la gente non dice "Lo sai che Stefania va col marito di Simona?".
Com'è come non è, la vincitrice delle comari al solito è mia nonna, capace di andare dalla moglie del fratello di Adriano e chiedere "Ma anche voi due andate a letto con altri?".
A me non me ne frega un cazzo di chi va a letto con chi.
Vorrei scopare anche io ogni tanto, ma da quello che ho capito si ricomincia dopo i 40 anni.

mercoledì 29 luglio 2009

martedì 28 luglio 2009

nuovi mirabolanti esperimenti linguistici sotto l'influsso della coccoina

Da piccola ho sempre dato la mia preferenza alla pritt (la colla stick) rispetto al vinavil.
Forse perchè non avevo la pazienza di aspettare che la colla vinilica facesse la crosta sul palmo della mia mano, per sfogliarla delicatamente.
Forse perchè puzzava anche un po' di piedi ed era così bianca, lattiginosa e filamentosa che mi infastidiva. O perchè faceva le bozze umide sotto il disegno da appiccicare.
Sta di fatto che la pritt, che invece puzzava di agrumi ammuffiti, aveva un sapore dolciastro, e quando la spalmavi - benchè non incollasse un cazzo - riuscivi a fare i bordi perfetti alle cose.
Insomma, ho passato una vita tenendo nell'astuccio dei tubi rossi pieni di schifezze attorno al tappo, residui di temperamatite e colla. Palline scure appiccicose e sporche.
Solo due anni fa ho scoperto la coccoina: barattolo elegante, buco in mezzo con pennellino e profumo intenso di mandorle amare, come il miglior cianuro.
Ma io non sono mai stata una bambina fortunata.

mercoledì 22 luglio 2009

tu sei figlia della luna

Una lingua nella mia bocca, diversa.
L'ho accettata per fare.
A volte penso che aver baciato così tanta gente mi abbia reso insensibili le papille gustative.
Non so quante cose potrei baciare tranquillamente senza storcere il naso. Ho detto COSE apposta.
All'età di una 18 anni ero arrivata a 142 persone.
A 24 anni, boh, non saprei. Ma avevo nel portfolio anche una quarantina di donne.
Ho baciato praticamente tutti quelli che ne hanno fatto richiesta.
I miei baci sono andati persi.
Mi ricordo quando ancora mi rendevo conto di darli sempre meglio.
Ora a volte mi scordo di darli, e sempre più spesso non li dò con convinzione.
Ora ho 32 anni, non bacio più diverse persone in un giorno o in una settimana. Qualcuno all'anno.
Ma ancora il gusto non mi è tornato.

lunedì 20 luglio 2009

le telefòn

Stasera rientro à la maison de Gerico verso le 17.47. Squilla le telefòn (suoneria stile fischiettio da Kill Bill, insopportabile, lo so, ma ho perso le urla di uomo sotto tortura, e mi accontento).

  • 17.49, dal lavoro, stronzate già dimenticate.
  • 18.24, matteo: deve vedere la stanza in affitto. Lo prenoto per le 19.00.
  • 18.44, claudia: bla bla bla, e ha ragione lei, indubbio. Mi risolleva l'umore assai la biondina.
  • 19.11, LFB: giusto perchè nel weekend non mi ha abbruttito abbastanza.
  • 20.14, bu: al telefono no, ho detto di no, ma nel culo sì!Mi risolleva l'umore assai il rosino.
  • 20.43: katia, vuole vedere la stanza.
  • 20.48: mamma, vuole sapere se sono viva.
  • 20.57: ilaria, non può più uscire.
  • 21.02: dario, è atterrato... e chi se ne futt?
  • 21.10: ivano, vuole vedere la stanza.

Ho la sindrome da cellulare. Ora lo sento squillare sempre. Lo scrivo per vedere se smette.

domenica 19 luglio 2009

ritrovo te

credo ciecamente al mio mentore, Dilaudid.
ho una piccola depressione.
in aumento per il primo in classifica nel concorso casting for trampling.
dovrò - per ora - farlo con COCCOBBELLO.
non me la sento. non ho abbastanza buonumore in me.

giovedì 16 luglio 2009

Angoli


Seduta su una sedia.
Una gamba sul tavolo - la sinistra.
L'altra sul pavimento sudicio.
Odore di umanità in casa mia. Ho lasciato la finestra aperta nell'orifizio in cui dormo.
Ma quell'odore che mi accompagna da anni non mi abbandona.
Non mi piace, ma la colpa è mia. Polvere, disordine, muri che assorbono persone da anni.
Scarpe. Vestiti e mutandine sporche sul pavimento.
Odori che si mischiano al sonno della notte. Alla polvere che filtra nel giorno, da vecchie finestre.
Capelli e peletti di ricrescita asportati con pinzette.
Creme e pettini.
Solitudine.

lunedì 13 luglio 2009

la ragazza avverbio

Passando fra le colonne della fortezza, ho sentito giungere improvvisamente note musicali.
Ai più non sarà passata inosservata la mia full immersion nella musica - recentemente - dovuta all'abbassamento della mia testa nelle mutande del cantante (quando la Gerico si immerge, lo fa proverbialmente).
Ebbene, che musica graziosa, che archi cuneiformi, che melodia rampante.
Presa dalla mia nuova conoscenza, ho chiesto a un attempato astante: "che bella questa opera! ma fanno le prove all'aria aperta? Festa patronale? Garzone invecchiato col pallino del bel canto?".
No, cari miei: era uno dei tre tenori.
Ah.
Ora posso dire di aver anche ascoltato la lirica dal vivo.
Poi, tornata a casa, ho defecato.
Magistralmente.

giovedì 25 giugno 2009

Inutilmente amò

Stavo pensando a una mia amica che prese il cellulare del fidanzato e per ogni numero in rubrica lasciò il nome intatto, ma sostituì la sequenza numerica telefonica con la propria.
Ogni volta che il fidanzato inviava un sms, arrivava a lei: così poteva controllarlo meglio, mi diceva. Leggeva in silenzio e interpretava come un aruspice i segni del T9.
Quando lui chiamava, lei non rispondeva: poteva essere per chiunque, tranne che per lei.
Faceva terminare gli squilli, aspettava 15 minuti e lo richiamava.
Così almeno 10 - 15 volte al giorno.
Lui ad un certo punto cominciò a sentirsi solo e abbandonato da tutti.
E aveva attorno solo lei, che diventava sempre più pressante e presente con quelle continue e inutili telefonate.
Ma era l'unica che ancora lo cercava: quanto andava in bestia quando GLI ALTRI lo chiamavano e gli rinfacciavano di essere sparito.
Lui che non faceva altro che chiamare e chiamare, senza ottenere mai una risposta.
Lui cominciò a diventare noioso, lei invadente e chiassosa.
Lui si suicidò. Lei chatta ancora col suo reggiseno.

martedì 23 giugno 2009

Ma io volevo solo sburrare

Me lo mena da 2 ore: ho pensato fosse sesso tantrico, invece è una ragazza che si mantiene agli studi facendo la fluffy girl.
Sesso con una fluffy, te lo mena e te lo tiene duro nell'attesa delle prossima (ma per la prossima potrebbe passare qualche anno).
Quando l'ho conosciuta sembrava normale. E invece alla fine il suo lavoro ha assorbito la sua vita: immedesimazione totale.
Come te lo tiene duro una fluffy... non ci riesce nessuno.
La passione nel sudore della fronte e la mancanza di orgasmo. Per ore.
Proprio con una fluffy dovevo capitare: me lo ciuccia da un'ora, appena sente la vena che si ingrossa si ferma. Perchè la fluffy c'ha il mestiere cucito addosso.

Avevo i coglioni pieni e mi facevano male: mi sono sparato una sega. Godimento e spasimo come al solito onanista.

.Confessioni di una pierfluffy pericolosa.
"La pastiglietta blu mi ha rovinato la vita: neanche Silvio B. ha più bisogno di me. Ai tempi di Milano 2 ero sempre sotto la scrivania"

lunedì 22 giugno 2009

Vorrei non vorrei ma se vuoi

post musicale (cliccare sul titolo per ascoltare la mia canzone preferita di Lucio B.
Che quanto vorrei essere uno scoglio che abbraccia il mare).

giovedì 18 giugno 2009

Maybe in Maine

Cercasi attore per impersonare amante del trampling, del calling, dello spinning e anche dello squitting.
Che non disdegni fisting, pissing, shitting e surfing.
Che ami il rolling, il fucking, il singing e il gerbelling.


Che sia amazing, discovering e murdering.
Last but not least: no squirting, please.

martedì 16 giugno 2009

oggi parleremo di scooter, vacanze, autunno

L'autunno americano, quello da cartolina, esiste?
Tutti questi colori rossi, secchi. Ad esempio, lo sciroppo d'acero: ma che ha sapore ha?
Quello dell'autunno americano?
Se esiste l'autunno americano si organizza vacanza in vespa.
Titolo: Blograduno alla ricerca dell'autunno americano.
Qualcuno è mai stato nell'autunno americano? Abbiamo bisogno di testimonianze e consigli sull'abbigliamento, tipo: avete da prestarci la Routard sull'autunno americano?
I telefilm partono in questa stagione: ma perchè i Vanzina non fanno un cine-marrone sull'autunno americano?
Autunno nel Maine.
Soundtrack: Iggy Pop, Les feuilles mortes

lunedì 15 giugno 2009

Vacca la merda (focca la bindella)

In sintesi:
ho scoperto che sono un'emerita deficIente. Con la I maiuscola.
Ma soprattutto, che Rihanna ha un culo fotonico: non per ripetermi, ma se smettesse di cantare e si gettasse sul porno, ecco, sarei felice finalmente di vedere un porno con una bella sgnassa.
La mia scoperta della pornografia prosegue, fra curiosità e affini.
Anche grazie al mio adorato pappa: ecco, secondo me, il culo di Rihanna è perfetto per il double anal. Pappa, che ne pensi?

martedì 9 giugno 2009

il pastiglione arancione

E' grande e grosso, con la linea divisoria al centro, come se si dovesse spezzare.
E' arancione fuori, dentro non so.
Sopra ha impresso SYF 550.
Ho trovato questo pastiglione sotto il mio letto.
E' risaputo che io non prendo medicine, al massimo il be-total (ed è arancione, ma tondo e aggraziato).
Questo qui di chi cazzo è?E soprattutto cos'è?

lunedì 8 giugno 2009

non so

Perchè non ho.
Di conseguenza non posso e per questo non scelgo.
Se non scelgo, non valgo.
Se non valgo, non importo.
Se non importo, non sono.

Se non sono, non esisto.

mercoledì 3 giugno 2009

E la terra tremò

Io che sono Dio vi sto parlando.
Proprio ora.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
UARGHUARGHUARGHUARGHUARGHUARGH!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!

Questo segno della mia potenza vi basti e vi avanzi.
Ricordate solo che Dio non voterà.
Voi fate come al solito, tanto lo prenderete comunque nel culo!

martedì 26 maggio 2009

Gaia Gioia


Lo stato d'animo mamy e papy me l'hanno dato nel nome.
Ora che ho incontrato anche il pappa, sono davvero piena di letizia.
Non è giovane lo so, ma mi riempie di attenzioni.
Assomiglia a Franco Gasparri, quello dei fotoromanzi.
Lui da giovane, invece, ha prestato il volto a questo buco. L'ha fatto da solo, sia chiaro.
Ci siamo conosciuti al banco dei salumi dell'Ipercoop vicino alla tangenziale.
Il giorno del mio compleanno aveva un'ora libera, lui che ha sempre tanti impegni, comanda tante persone e fa girare un sacco di soldi: mi ha regalato una bella catena d'oro, lui ne tiene sempre qualcuna al collo.
E me l'ha detto, che alla mia carriera ci penserà lui.
Ancora non so se mi farà fare la velina o la politica: dice entrambi, che alla fine ce n'è per tutti i gusti e i vestiti li affittano a 5 euro al giorno. E che vestiti! Anche se l'infermiera sexy io non la voglio fare.
Per fortuna che c'è pappa che pensa al mio futuro.

lunedì 25 maggio 2009

non lo dice nemmeno la talavisione

C'è solo una persona che merita tutta la mia STIMA.
Queste personcina si chiama coccolino.
Anche se i suoi occhi col sole diventano troppo chiari e i capelli troppo biondi (assomigliando così pericolosamente a Roy Batty), io ci voglio bene, proprio perchè non lo dice la talavisione.

giovedì 21 maggio 2009

lo giuro

voglio tornare.
serena.sorridente.vitale.
senza pensiero superficiale dato che non avrò mai la pelle splendida.
lo giuro a me.

lunedì 18 maggio 2009

La risposta è


Ho la bassa pressione, di quella che più bassa c'è l'eutanasia.
Tira la brezza, ne approfitterò.
Perchè la risposta, miei cari amici, è fare pompini al vento.


"'Hi E'o ai e i oui i 'e ue, Hi E'o i oui i'e ue"


Trad: The answer, my friend, is blow-jobbin' in the wind, the answer is blow- jobbin' in the wind

giovedì 14 maggio 2009

la gioia into core

.La sintesi - Quadro di epica virtute.


Qualunque sia l'impostazione, non morirmi a fianco.
Sono solo la tua identità, fatti ombra con qualcos'altro.
Hai gli occhi stanchi e gonfi, la pelle irritata e ti vergogni persino dello sguardo del Cinaskone.
Ma chi te lo fa fare bella mia?


Hai l'età che avanza e la testa che si spezza.
Mai capito perchè, proprio una come te, insegue qui e là l'infelicità costante.
Confusa e infelice, ti chiamano Gioconda.
Che cazzo ti passi per la testa non è dato sapere neanche a me.

venerdì 8 maggio 2009

Fette di cazzo vegano


Foto: Nosextoday di Geoffroy Du Bois
"e quindi, questo è quanto, non l'avevo mai detto a nessuno.... ma che fai?"
"...niente, ti ho preso la mano e me la sono messa sulla fica"
"ah, e insomma, mi sento di dirti tutte le cose che non ho mai detto a nessuno, che non ho mai avuto il coraggio di affrontare... ma che c'è?"
"..uhm...guardo se il tuo cazzo può riprendersi...."
"...e parlare con te stamattina mi ha fatto capire molte cose... ma che fai?"
"uh, beh, faccio l'elicottero col tuo cazzo...a furia di parlare di problemi è più piccolo del tuo alluce"
"...e quindi questa era l'altra cosa che non riuscivo a dire...ma è il tuo seno che ho in mano?"
"sì, se apri la bocca ci infilo l'altro"
"...queste ore spese a parlare con te sono state fondamentali, io sto bene, oggi mi sento bene"
"felice che tu stia bene, dato che non abbiamo chiavato"


Il sesso si adegua alle nuove mode di Hollywood: tutti si battono per bandire la carne.


mercoledì 6 maggio 2009

Consigli per le blog-amiche

Care, care, care. Come si fa a non chiavarvi, care?
Una mia amica ha condiviso con me delle pillole di saggezza tratte dall'ennesimo libro su come chiavarsi un uomo.
Ne condivido con voi alcune:
  • Gli uomini adotteranno l’opinione che tu hai di te stessa.
  • Ogni volta che una donna si mette in competizione con un’altra,sminuisce sè stessa.
  • Gli uomini rispettano le donne che comunicano in modo sintetico, perchè è il modo in cui gli uomini comunicano fra di loro.

Ma soprattutto:

  • Se voi prendete la vita come viene, lui sarà contento di prendere voi.
  • Per l’uomo la donna emotiva è un nemico
  • Se parlate ad un uomo di sentimenti, lui vivrà il rapporto come un lavoro.Quando è con una donna, vuole divertirsi, non lavorare

Io non seguo consigli, gli uomini me li tengo cagando 6 volte al giorno, e mai di sciolta.

mercoledì 29 aprile 2009

io e bu apriamo un bar in un'isola tropicale

Posizione comoda.
Di fronte al mare. D'altronde è un'isola, mica siamo scemi.
Lui scalzo e in mutande tutto il giorno. A grattarsi il culo.
Io credo che lo guarderò pisciare nell'acqua cristallina. Scapigliati quanto basta (ops, solo io mi sa).
Mmmhh...ah sì, qual'era il mio ruolo?
Tenere nel buco del culo gli ombrellini per i cocktailS?
Venite, feticisti ricchi ed eccentrici di tutto il mondo.
Gustatevi il vostro long drink sdraiati comodamente - vista mare.

lunedì 27 aprile 2009

1 2 3

Prova...
123...Prova.
Sì.
Perfetto.
Siamo il Fronte Armato del Golfo di Blogspot (detto F.I.G.A. a prescindere).
Dichiar...ggrr...zzz....bbzzzz...
Dichiariamo - SI SENTE? - apertamente in stato di fermo questo blog che batte la bandiera di DIO.
Non si tratta di un atto di pirateria...bbzzz...Ci adeguiamo alla moda.
E la moda dice che è ora di ballare un bel lento.
Dio deve ricordarsi perchè ama tanto l'Emilia - Romagna.
Il F.I.G.A. si sente libero di torturare, seviziare e affamare DIO.
Non chiedete aiuto alla Farnetichina nè allo psiconano se ci tenete.
Non inviate denari.
Solo lenti.

giovedì 23 aprile 2009

agritudine

S.f.: Senso di spossatezza morale, materiale e fisica che coglie le giovani donne in momenti poco esaltanti della loro vita.
Specie quando ritengono la manicure un dovere di responsabilità nei confronti del mondo.
"Non voglio diventare Miss per salvare il mondo, ma per mostrarvi imperitura e perenne la mia MANICURE".

E ora pregate insieme a me

Esalerò ogni respiro sullo smalto che asciuga.
Sorriderò con la stessa forma delle mie unghie.
Mi nutrirò della pelle che deturpa la cornice delle mie dita.

Amen

lunedì 20 aprile 2009

giovedì 16 aprile 2009

l'ultimo sarà il secondo

Quantificare l'amore non mi compete.
Ho avuto un numero precisato di uomini che non starò a specificare.
Alcuni amanti, altri amati.
C'è chi dice che il primo amore non si scorda mai.
Io lo nego: non si scorda il secondo.
A distanza di quasi 13 anni è l'unico che ancora adesso ho voglia di sentire.
L'unico con cui ho fatto l'amore 7 volte in una notte.
L'unico che se ne stava sempre zitto e mi ha insegnato che parlare tanto, nella coppia, NON SERVE A UN CAZZO.
L'unico con cui non ho mai formato una coppia.

Ma quanto ci stavo bene con te.
E quanto mi manchi, dopo che ti ho sentito.

mercoledì 15 aprile 2009

fantasia portami via!

Ora alzo il mio aureo culo e lo porto in doccia. Poi, lo sposto di fronte all'armadio per vestirlo.
Quindi lo infilo da qualche parte (un jeans o forse una gonna, il mio aureo culo è decisamente schizzinoso).
Infine, senza litigarci troppo, lo giro nel verso giusto, lo faccio uscire di casa e lo siedo sulla Gerico-mobile.
Da lì, starà in religioso silenzio per qualche decina di km.
Poi sarà libero di dimenarsi in qua o in là inseguendo quali ritmi - non è dato sapere.
Avere un aureo culo impone a volte serate socialmente simpatiche in locali danzerecci.

martedì 14 aprile 2009

l'infinito non esiste

Quando ormai tutti credono in qualcosa e la fede diventa cibo per stolti viandanti, anche io decido di credere.
Abbraccio non una religione, ma un fedele convinto nella sua interezza, di portare su di sè i segni inequivocabili del divino.
Abbraccio chi si stringe ad un crocifisso, chi si vela la testa, chi rifiuta alcuni cibi, chi predica bontà.
Accolgo il credente e ne divento sostenitrice.
Mi faccio poeta e taumaturgo, mi copro il corpo e incanalo la mia vita in stretti risentimenti e rintocchi di immoralità.
Io non credo in Dio.
Io credo in Nicola Le Grottaglie.
Ovvero: come la fede può illuminare un calciatore e fargli vendere un libro che non parla di figa.
Amen.

martedì 7 aprile 2009

giri del cazzo senza aver voglia di farli

Sono stanca.
Sono triste.
Ancora una volta ho un senso di oppressione attaccato alle natiche.
Sono sicura che il mio annullamento è vicino, avevo previsto anche questi sbalzi di umore.
Ho solo paura di come arriverò a quel momento: se in preda all'isteria o alla lucidità più stoica che si sia mai vista da Seneca in poi.

mercoledì 1 aprile 2009

crocifisse tutto

La mistificazione della realtà non è affar semplice: in pratica, va costruito un lungo piano sequenza da girare in tempi stretti.
Senza tremori, un lungo braccio meccanico filma la rappresentazione di ciò che deve essere ma non è.
Per mistificare, non si può usare l'assoluto o il metafisico, avendo a disposizione solo ciò che materia è.
Pietre, corpi, polvere e sudore: non si può fingere senza utilizzare il reale.
Ma se si utilizzano allora attori e oggetti di presenza effettiva, la finzione non è.
Non si può creare nulla che non esista già.
La menzogna, per questo motivo, NON ESISTE.

martedì 31 marzo 2009

Maurizio

Era alto meno di un metro e sessanta, calvo e panciuto, pareva la fotocopia di Danny De Vito, nel giorno del rigor mortis.
Aveva perso un intero braccio in gioventù perchè l'aveva appoggiato fuori dal finestrino (forse è per il suo caso che le mamme si raccomandano tanto).
Ricoperto dalla psoriasi in modo devastante, aveva negli occhi la sincerità della sofferenza e un buon senso dell'umorismo.
Evitato dalla moglie, che si faceva scopare dal migliore amico - nella bruttura suburbana del condominio in cui abitavano nell'hinterland milanese - aveva trovato adiacenze sessuali in un badante russa.
Con orgoglio, mi parlava di quando la inculava, perchè "a letto si fa come dico io!".
Io me lo immaginavo in bilico, con la pancia prominente e sbilanciato dall'assenza dell'arto sinistro, ondeggiare come un clown ubriaco nel culo della lussuria a basso prezzo.

Ne parlo al passato perchè secondo me è morto.

lunedì 30 marzo 2009

Il mio segreto?

E' chiaro come il sole in un pallido e assorto mattino nei pressi del solstizio.
Mangio quello quello che mi pare, non faccio sport e trovo che la cellulite mi doni.
Taglio i capelli quando tutti mi dicono di farli crescere e viceversa.
Ho l'alluce valgo in entrambi i piedi.
I denti leggermente storti, le occhiaie e fumo.
Bere, bevo.
Ma uso i prodotti dell'Irena.
Dalla Polonia con amore: d'altronde mi scambiano sempre per una dell'Est Europa.

giovedì 26 marzo 2009

L'eluso

Oggi ho preso - mio malgrado - la residenza nella città in cui abito da un po'.
Dato che ero nervosa, ho domandata timida allo sportello: "Scusi dove posso prendere la cittadinanza?".
Cosicchè mi hanno guardato come un'idiota.
Ma poi ho fatto tutto bene, eh, almeno sembra, ho compilato quel cazzo di modulo e risposto a domande del tipo "ma le sere torna sempre a casa?".
Mi son sentita un po' pirla, un po' agli arresti domiciliari e un po' sotto esame.
Il top - cosa che credo sia totalmente di italica specie - mi è stato chiesto se ero sposata.
Al mio NO!, hanno inclinato la testa e mi hanno detto "la mamma e il papà come si chiamano?".
In pratica, è così difficile capire che una che lavora e abita in una città sta prendendo la residenza solo per evitare di avere le bollette di acqua-luce-gas maggiorate del 30%?
E comunque cara la mia Giovanna-Dalla-Puzza-Sotto-il-Naso, non sono un'impiegata tecnica (giusto per ingrassare le statistiche).
Cogliona.

mercoledì 25 marzo 2009

Categoria protetta

I baristi sono una categoria protetta dal WWF e dall'Unesco.
Esperti conoscitori dell'universo femminile, hanno capito che - anche se son dei gran cessi - dietro a un bancone si chiava sempre.
Eccentrici romantici, riescono a gestire il via vai della figa come pochi sanno fare: impegnati nel lavoro, possono rivolgere carinerie e frasi fatte alle avventrici avide di liquidi organici.
Che orgoglio vedere le conquiste dei baristi!
La pedana rialzata regala almeno 15 cm di altezza e il bancone toglie alla vista difetti quali pancia prominente, culo grosso e gambe a X.
Gli spazi angusti favoriscono i loro movimenti sinuosi e la cristalleria in bella mostra è lucida come le loro palle di ottone.
A seconda delle necessità, possono definirsi acrobatici (per le scalmanate), barman (per le fragili e insicure) o bartender (per le più coccolone).

Ah! I baristi! Con una frase fanno svernare i cuori in primavera.

lunedì 23 marzo 2009

la corrente

Pensavo che tutto fosse monotono, ma che scorresse liscio.
Improvvisamente, una cascata.
Si sono aperte le dighe.
La paura in un istante.
Ho fermato la mia testa dal cappio perchè mi hanno parlato di maturità.
Sto vacillando coi piedi sulla sedia.
Vestita come una vergine da film western (son mai esistite?).
Magari con i piedi appoggiati sul dorso di un cavallo, però.

giovedì 19 marzo 2009

allontanamenti

Scusate, sto chiavando.

martedì 17 marzo 2009

ma quali cose?

Questo cane mi riempie di peli il cappotto e mi esonda di luccicanza.
Guarda dentro di me come se fossi un sacco di spazzatura, appoggiato al muro dove piscia.
Illumina tutto e nulla sarà più come prima.
Ho perso la parola ma ho trovato la luce.
E pigliatevi 'sta luccicanza.


lunedì 16 marzo 2009

Ode al volo

.Cazzo, dove sei?
.Ho voglia di succhiarti.

(Post scritto in carenza di zuccheri e con scarsa sensibilità psicomotoria.
L'assunzione di sostanze psicotrope ha deviato il concetto di poesia per ricadere sul greve.
Lo spirito dei film della Fenech ha battuto l'apollineo/dionisiaco della nascita della tragedia.
Inseguendo Nietzsche, finì come D'Annunzio).

venerdì 13 marzo 2009

L'amore ai tempi dell'incompreso

Io faccio l'amore con te.
Che fai l'amore con me.
Ci sentiamo tutti-i-giorni su chat non ambigue.
A volte scappa anche la frase dolce.
Ti chiamo una volta a settimana.
Mi chiami una volta a settimana.
Mi mandi sms ai quali, se non rispondo, ti infastidisci.
Ti mando sms ai quali mi rispondi spesso il giorno dopo su chat non ambigue.
Il mio sentimento è abituato a crescere negli spazi concessi senza travalicare la libertà altrui.
No possesso. No gelosia. No intromissioni.
Se mi dici che forse ci vediamo e poi non mi fai sapere nulla, mi organizzo diversamente senza avvertirti.
Quando ho fatto, mi dici che ti stai attrezzando per vedermi.
Ma ormai, è tardi.
Non amo gli utlimatum, ma vado pazza per Elio e le Storie Tese.
Cara ti amo è un classico della bella canzone italiana.
E davvero, non è colpa mia e conviene approfittarne, i tuoi tempi mi piacciono sul serio.
Non comprendersi con tutti questi mezzi di comunicazione a disposizione mi fa sentire in linea con la giusta conoscenza.
L'attesa, come in una vecchia balera di 60 anni fa, dove si aspettava parecchio prima di muovere il primo passo.

mercoledì 11 marzo 2009

M-obscene

Sono ossessionata, ho un'ossessione che mi ossessiona.
Non mi lascia stare, l'ossessione che è in me.
Un'ossessione per meglio dire L'OSSESSIONE, che scivola via quando la sento.
Mi ossessiona essere ossessionata dall'idea ossessionante di avere una fottuta ossessione, che mi ossessiona e mi impedisce di avere ulteriori ossessioni.
Mi ossessiono da sola, credendo fortemente nella mia ossessione, che mi rende ossessiva.
Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione. Solo un'ossessione.

martedì 10 marzo 2009

lento morì

Sto pensando che da ormai anni faccio finta di abbracciare il pensiero gandhiano.
In realtà, mi incazzo tantissimo. Ma sopprimo.
Mi danno fastidio tante di quelle cose che mi faccio andare bene, perchè mi hanno detto che dopo i 30 anni tutto dà più fastidio.
E io che odio l'invecchiamento e lo temo più di un braccio nel culo (giuro, mi farei infilare due braccia nel culo pur di non invecchiare), amo e benedico tutto e tutti.
Invece no!
Mi dà fastidio chi mi rivolge la parola senza il mio permesso.
Mi danno fastidio le persone che scherzano con me più del dovuto (perchè sembro socievole, ma non lo sono!).
Mi faccio avvicinare perchè sono CURIOSA. La mia è una tensione personale alla conoscenza di mondi altrui.
Odio le frasi fatte, i pensieri banali, chi segue le solite cose che seguono tutti.
Mi danno fastidio quelli che vanno in moto e anche quelli che sono razzisti perbenisti.
Mi danno fastidio i pezzenti arravenuti.
I bambini che piangono. Ma anche quelli che ridono.
Gli anziani in coda dal dottore della mutua e i loro aliti di morte.
Le commesse ignoranti che non hanno capito un cazzo del marketing e della comunicazione sociale.
La gente che sputa per terra.
Le persone che soffrono di ordine maniacale.
La gente che non legge.
La gente che vota per votare.
Quelli che al cinema li senti ruminare il pasto domenicale.
La gente che parla con un tono di voce alto.

basta questo è il post più lungo e più brutto che abbia mai scritto.

lunedì 9 marzo 2009

ripristino

Il mio nuovo coinquilino è un gran spacca coglioni.
Mille domande e fastidi diffusi.
Il top è stato proprio un secondo fa: abitiamo insiema da 10 giorni, abbiamo parlato in tutto 3 ore. Questo è il nostro livello di intimità.
Ecco, credo che sfilarsi la maglietta e rimanere a torso nudo così, davanti a me, senza che io glielo abbia chiesto e senza preavviso, è abbastanza da sfigati.
Non siamo mica alla spiaggia. E tantomeno in un reality.
E soprattutto lui non è mica Johnny Depp.

martedì 3 marzo 2009

distorsioni

Non so se i corpi che stavo vedendo appartenevano a questo o a quello.
Era buio nella stanza.
Non un odore.
Gambe accavallate dietro la nuca, due corpi assottigliati in uno.
Due corpi in un solo peso.
E un lungo fremere.

giovedì 26 febbraio 2009

Afro vintage

Fammi i capelli da bambola: prima coi boccoli, e poi dovrai cotonarli tutti.
Prendi il pettine e usalo in senso contrario.
Gonfiameli e soffiaci dentro.
Fermali con acqua e zucchero, in una bolla di vapore.
Laccami le labbra e le unghie di colori sgargianti.
Vestimi di poco, o se vuoi, proprio di niente.
E ora, fammi ballare anche se non esisti.
Fammi sentire leggera quando mi sollevi.
Baciami piano e poi un po' più forte.
Non so nemmeno che faccia hai, ma non mi interessa.
Sei tu che devi farmi come voglio io.
Io ti farò come vuoi tu.

mercoledì 25 febbraio 2009

vetro ruvido

Devo ammettere che mi ha creato qualche imbarazzo stasera farmi la doccia nel piccolo bagnetto.
Due metri quadrati di vapore, una box doccia e un lavandinowaterbidet difficilmente staccabili l'uno dall'altro.
Quell'odore confuso di bagnoschiumabalsamoshampooschiumadabarbaolioallemandorle.
Tumefatto.
La porta ha un vetro ruvido. Di quelli che non si capisce mai chi cazzo abbia deciso di usarli proprio per il bagno. Che se uno sta cagando, vedi una cosa rosa messa a scaletta.
Se uno ha fatto la doccia e si sta asciugando, vedi una i maiuscola (I), più o meno grossa, più o meno lunga.

Ho un nuovo coinquilino.
Che è passato in corridoio proprio mentre avevo una gamba sul cesso e con la mano ci passavo l'olio...
Avrà mica visto la mia I in quel vetro?

martedì 24 febbraio 2009

non è colpa mia


Scalpito, mi giro. Una due tre volte.
Un'onda di acido mi avvolge la bocca.
Deglutisco.
Abbasso lo sguardo e lo rialzo.
La fronte è sudata, o forse solo grassa, schiacciata fra il palmo e i pixel.
Sì, è sicuramente grassa, ingrigita da quella polvere sottile dell'internet.
Sale ancora l'acido in bocca, ed è vero. E' Reale!
L'eccesso di comunicazione ucciderà le mie terminazioni nervose.

lunedì 23 febbraio 2009

morire morire morire

Chiedo a te che mi passi a fianco indifferente,
fra le tue parole e quei gesti inutili, quando come e perchè.
Morire morire morire.

giovedì 19 febbraio 2009

Tinta di giallo

Mi sono tirata un intero vasetto di yogurt in faccia.
Alla banana.
Ho ripreso tutto col cellulare e ora sono pronta a metterlo su youtube.
E' perfetto: quadrangolare, luminoso, definito e dettagliato.
Il mio scopo? Essere il più reale possibile.
Che non voglio fare la fine della Ferrari costretta ad ammettere su un giornale femminile che Moretti gliel'ha troncato nel culo veramente, in quel film da critici d'essai.

PS: Grazie Isa per averci rivelato che quei laidi baci e quelle pose plastiche nella scena di sesso più antierotica della storia del cinema non sono frutto di recitazione.

mercoledì 18 febbraio 2009

Riot

Le persone non si descrivono mai come sono.
Conosco uno che pensa di essere simpatico, interessante e leggero.
Invece è solo un gran rompicoglioni pedante, omofobico e ampolloso.
Tronfio nel suo trionfo alla merda.

Una tipetta yè-yè tra lacrime e isteria mi ha gridato di essere una persona generosa.
Riteniamo in gruppo che sia una stronza arpia dal braccino corto, pure poco interessante.

Io penso di essere una punkabbestia inside, per cui sarò per lo più una borghesuccia.

Ambrogio, ho voglia di cazzo.

lunedì 16 febbraio 2009

In loving memory


E' morto il talento di Chris Cornell.
Ne dà il triste evento questo video.
In lacrime e affranta, scovo nella memoria tutti i buchi neri.
Tutti i giardini lasciati vuoti.
Tutti gli schiavi della musica.
E'stato compiuto uno scempio.



Chris, ti voglio ricordare così.

Riposa in pace.


domenica 15 febbraio 2009

Causa merda

Mai nella mia vita avrei immaginato una cosa del genere.
Nemmeno a casa mia, con 5 persone ad occupare gli spazi: è capitato a tutti, ma mai a me.
E soprattutto, perchè proprio da ospite? Quando si vincono tutte le ritrosie del caso, tutte le incertezze e le vergogne: "Scusa, ma devo proprio andare in bagno..".
Mi sono seduta, più rigida del dovuto.
Ho aspettato il rilassamento ed ho evacuato. Controllato e ricontrollato di non aver lasciato tracce.
Aperto le finestre. Letto la composizione del sapone liquido.
Ho preso tempo: un ulteriore controllo e sono uscita.
Ho tirato un sospiro di sollievo e ho ripreso la conversazione, ben sapendo di avere condiviso un'intimità.
Ho goduto del sole che entrava dalle tende. Del divano. Del tg3 regionale.

Ero serena.

Mai, dico mai, mi sarei immaginata che la mia cacca potesse essere quella che riempiva il colmo.
La classica goccia che fa traboccare il vaso.
La mentina che fa esplodere il grassone.

giovedì 12 febbraio 2009

Alquanto inutile

Volge al termine la mia storia in generale.
Col culo appeso nel fondo dei pantaloni troppo stretti per contenerlo mi sto dirigendo non si sa dove.
Puzzo di auto, frolla e merda.
Non che ne voglia discriminare, ma mi girano i coglioni assai quando la stoffa si strascica a terra sotto i tacchi e raccoglie tutto quel grigiore.
Non ci sono palazzi, luci o persone da guardare.
Solo automobili del cazzo che sfringuellano come bastarde.
Ma è l'imbastardimento dell'estetica nell'architettura degli anni del boom economico che ha creato in me un vuoto interiore.

mercoledì 11 febbraio 2009

Laccami la fica

Caro,
non mettere quel broncio che non serve a niente ed è pure antiestetico.
Non ti ho chiesto nulla di che.
Lo so, sono una schizzata paranoica di merda. Pretenziosa, pazza, assurda e anche antipatica.
E lo so io quanto mi girano i coglioni quando te ne stai lì con la lingua penzoloni.
Ti staccherei la testa dal collo.
Ho pure cercato di farlo.
Ma non mi piace, non mi va. Non sono una a cui leccare la fica.

Piuttosto, prendi quello smalto rosso e coloramela.
Ho voglia di Oriente.

martedì 10 febbraio 2009

Considerazioni e affini

Pedofili: lo siete dalla notte dei tempi.
Necrofili: considerate fertili i corpi senza anima.
Zoofili: non vi accanite terapeuticamente sugli animali. Li amate più degli uomini.

Mi chiedo, come si fa a frequentarvi?
Di persone così, come fidarsi?

lunedì 9 febbraio 2009

Qualunquismo

E venne il giorno n cui lei decise di concedere la seconda possibilità.Pensò all'unica cosa sensata che aveva sentito in quella giornata: "Coi piedi fermi ad aspettare le onde del mare. Non ne arriva mai una a bagnarti i piedi. Ma tu l'aspetti. Fino a che decidi di andartene. E in quel momento arriva".Silenzio. I piedi che si spostano. L'acqua che schiuma e riempie quei solchi lasciati sulla sabbia umida.

Pensavo a parole con le erre, ma quando penso le cose non mi vengono come dovrebbero.Per cui, basta, potrei dire che mi si è rotto il frenulo della lingua per colpa di un pompino.Forse perchè stavo pensando.

La morale è: non mangiare mai una crosta di marmellata con la crema di marroni.

giovedì 5 febbraio 2009

L'uomo è un demente

Riassunto delle puntate precedenti di sta gran minchia:
- ho accolto fra le mie braccia un cicciotto sposato con figlio, mio ex capo e persona in vista. Non gliel'ho data, non sono il tipo. E ora basta mi son rotta i coglioni. NON MI VA DI VEDERTI. NON MI VA DI SENTIRTI. NON ME NE FREGA UN CAZZO. CAPITO MISTER CACHEMIRE?
mi è venuta pure la voglia di dargliela ma di chiedere qualcosa in cambio.Che cazzo.
- uno mi ha preso per una nave scuola: NON ME NE FREGA UN CAZZO DEI TUOI PROBLEMI CON L'ALTRO SESSO. NON ME NE FREGA NIENTE. NON MI INTERESSA. BASTA CHE NON MI CHIEDI LA FIGA. Piuttosto, a pagamento. Ma non meno di 2000 euro per 2 minuti.
- l'ho data a uno. Oh - ho. Cristo. Che non mi caga, che non mi ama, che non mi chiama. Benedetto da Dio, cioè IO.

Sono disinformata e non leggo i giornali. Non sopporto che la maggioranza abbia votato quello, che ha fatto un decreto per fare VIVERE ELUANA. Io non posso pensare che gli uomini abbiano una mente in quanto DE-MENTI.
Per favore, donne, sradicatevi dalla vagina il pargolo di sesso maschile. Basta fare figli. Fermatevi. Sono INUTILI.

Il vero post è la seconda parte. La prima parte è per prendere confidenza.
E come ho già detto, PUZZO DI CAZZO.

martedì 3 febbraio 2009

Ma che strana senzazione

Uscire da un buco di culo per ritrovarsi in una bianca pagina.