mercoledì 10 novembre 2010

la comunicazione a oltranza

sarà il ciclo mestruale che in ritardo sta arrivando e mi sento la testa come raggrumata nel naso.
sarà che a volte mi sale il nervoso che nemmeno lo so sentire.
sarà che ho letto il nuovo di bret easton ellis e mi è piaciuto molto.
sarà che non ho mai voluto bene a nessuno, e le persone mi fanno paura.
sarà per tutte queste cose, ma davvero mi sento come una nocciolina che scivola in un imbuto di burro caldo.
sperando che alla fine il buco sia perlomeno largo quanto la nocciolina.

venerdì 22 ottobre 2010

Inno alla merda

Credo che a tutti piaccia cacare, di per sè lo stitico è sempre gonfio e infelice.
E non solo per i supposti stimoli organici dello sfintere: cacare significa liberarsi di un fardello.
Son così tanti quelli che abbiamo e non ci possiamo scrollare, che una bella cacata rimette in pace col mondo, raddrizza la giornata.
E quindi sia lode allo stronzo che esce netto dal culo, come se fosse stato oliato e scivolasse fuori con la sua naturale velocità.
Rendiamo grazie all'imbottigliabile, nella sua morbida e liquida consistenza.
Sorridiamo con la merda a spruzzo, che artisticamente ci dipinge le pareti del cesso come solo il miglior Pollock saprebbe fare.
E siamo indulgenti con la cacata che non riesce in pieno, quella che si trancia sul più bello: prima o poi vincerà la timidezza e anch'essa ci abbandonerà.

Questo post è dedicato ai coprofagi e ai coprofili che ogni tanto mi scrivono delle mail.
Non ho il vizio di infilare le mani nella cacca nè di assaggiarla, ma provo una netta soddisfazione nel defecare.

giovedì 14 ottobre 2010

attempata

me ne sto qui, col collo bloccato e pieno di strani nodi nervosi.
la spalla si muove poco e sono in preda agli antidolorifici.
e pensare che domani sera avrei voluto ballare.
mi sono immaginata rigida come un'anziana, in calze a rete e abito di ultima, appoggiata alla parete.
che immagine triste.
merdosa.
persino puzzolente.
sono pettinata oltretutto come dave grohl con una punta di frank zappa.
un giorno o l'altro riuscirò anche io a tornare donna.

martedì 5 ottobre 2010

la volontà esiste?

pensando agli incastri della vita (e di conseguenza anche della figa) capita che all'improvviso si infilino un po' di cose e allora... perchè non lasciarsi andare.
ho un po' paura ma davvero non ho nulla da perdere.
e magari perdo proprio la paura.
chissà.

venerdì 1 ottobre 2010

la recensione non chiesta - e che non faccio mai

ma stavolta se la merita, dato che durante la visione mi sono detta per una volta contenta che il mio amato Orson Welles non sia più con noi.

il nuovo film che vede il bolso di caprio protagonista è una feccia.
un'insopportabile ex-juno - una macrocefalo su un corpo rachitico - ha le battute inspiegabilmente più cagacazzo della storia del cinema.
ci sono svariati minuti di scene d'azione, assolutamente inutili.
e tante altre baggianate pretenziose.
pure quella gran fica della cotillard: quando allarga gli occhi, sembra che di colpo le debbano cadere all'indentro.

e qui torno al mio ex marito, Orson: se lui fosse vivo, probabilmente si abbasserebbe a fare film pretenziosi, privi di recitazione ma pieni di nomi assurdi, situazioni del cazzo, sparatorie inutili.

perchè ormai tutto è in vacca.
non andate a vedere inception.
o odierete a tal punto ken watanabe da volerlo vedere morto dopo 2 minuti.

martedì 21 settembre 2010

momenti del cazzo

ci sono momenti nella vita in cui sinceramente ti chiedi perchè le giornate ti scivolino via come ridere.
io perlomeno me lo sto chiedendo.
e allora sarà che ci sentiamo tutti un po' americani, che dobbiamo sempre fare qualcosa per farci ricordare.
ma sostanzialmente mi sto rompendo il cazzo, credo anche che il mio livello culturale si stia abbassando e mi sento in mezzo a una poltiglia grigia.
un limbo morbido, dove pensare che ci sia di peggio - sinceramente - non mi risolleva.
quando ero più giovane, pensavo che si dovesse fare l'amore minimo 1 volta al giorno.
finchè l'ho fatto, ero felice.
quando studiavo, ero convinta che ogni sera fosse ideale per uscire e combinare qualcosa. Qualsiasi cosa.
finchè l'ho fatto, mi sono sentita felice.

giovedì 9 settembre 2010

la scorra

quando mi sveglio la mattina, tutta sola nel lettone, trovo molto eccitante spingere con la pancia ed eliminare il gas notturno.
ma ancora di più mi piace quando sono alla fermata dell'autobus: ritrovo le forze del risveglio e mollo una bella scoreggia, così, senza cercare di appiattirla, mummificarla, umiliarla, schivarla.
braaaam.
che nel traffico cittadino, si perde che è un piacere.
come quando andavano di moda le discoteche: in quanti fra un balzo tunzettone e l'altro ne hanno approfittato per aggiungere una loro personale percussione?
un mio amico - che oggi compie gli anni - mi ha confessato che prova un notevole piacere nel tirare le bombe mentre sta con la fidanzata sul balcone.
mi ha detto che si sentono fino all'angolo. e poi la incolpa, ma questo è un classico maschile.
insomma, date vita ai vostri peti: tanto per quanto loffie le stiate facendo, comunque vi stanno uscendo dal buco del culo.
sonorizzatele!

venerdì 3 settembre 2010

a sapervelo spiegare

vivo ancora quella lentezza nostalgica del post ferie.
benchè abbia avuto già i sintomi della diarrea post prandiale che mi coglie quando mi nutro della merda del bar nella piazzetta.
ma è più forte di me.
devo mangiare quel vitello tonnato, che è un po' come la Luisona di Benni.
fettine di carne ricoperte da una salsa al tonno in scatola, adornate da capperi di bassa fortuna pieni/carichi di acido e aceto.
prendo la fettina, la giro e ogni volta con un brivido di perversione scopro un colore che vira al turchese.
e la mangio.
una dietro l'altra.

giovedì 12 agosto 2010

nocebo

le scale sono una cosa stramba.
basta un piede in fallo e sei morta.
il cervello sa quale spostamento di piede devi fare per vivere.
porto spesso i tacchi alti.
rischio per cui doppiamente la vita.
ma a parte ciò, oggi sono andata in libreria: lettura per il viaggio.
mi chiedo sempre, quando entro nella stessa libreria in centro, perchè aleggi quell'odore chiaramente riferibile all'alito umano.
stantio, nebuloso, insinuante.
di aglio, di vuoto, di denti mal lavati o semplicemente di troppi respiri.
come farsi affascinare da un titolo se accanto avete 2 donne che parlano di libri importanti con un fiato che sta fra il viperino e la cantina della nonna?
ho preso il maestro e margherita.
il libro che cercavo è fuori catalogo.
ma ce n'erano diversi scritti da alfonso signorini.
maledette catene comuniste di librerie che strizzano l'occhio ai consumatori di destra.

lunedì 9 agosto 2010

blatte nascoste

caccole nasali fatte di muco pallido e allungabile.
pelle abbronzata che diventa polvere sulle gambe.
rilassamento dell'addome a seconda del cibo introdotto.
fare strani abbinamenti, come la ricotta nella zuppa di legumi e patate, ad agosto.
sentirsi come una busta di plastica in mezzo al mare: inquinante sì, ma anche sola.
a seconda del moto, piena o vuota.
senza poterlo immaginare prima.
le conchiglie rosa le cerco tutti gli anni sul bagnasciuga: piccole, con variazioni dal rosa antico al rosa shocking.
le prendo, ci soffio sù e le infilo sotto il reggiseno.
li giacciono fino a che non si frantumano, o si perdono.

giovedì 5 agosto 2010

il cielo è così bianco

non ho voglia di dire fare parlare.
vado per assorbimento interno, e il fatto che l'apatia mi colga non è un buon segno per questi tempi.
io che non dormo e penso a me, che chiudo gli occhi e penso a me.
il destino vuole che in alcuni giorni dell'anno le cose si ripetano uguali con tutte le persone che incrocio.
un po' come il giorno della marmotta, ma più volte al dì.
qualche giorno fa ho festeggiato il "ho dimenticato che esisti e ti rifai vivo".
dalla mattina alla sera si sono palesate nella mia antipatica esistenza persone che avevo rimosso.
ecco, se le avevo rimosse un motivo ci sarà stato.
sarò stronza ma melliflua mai.
sono al buio e penso a me.
".... giuro, non sono cattiva, solo che non sono falsa"

mercoledì 28 luglio 2010

puta

ho passato una settimana di ferie al mare, da me.
ho scoperto un popolo di tette rifatte e cocainomani del weekend.
ragazzi che cantano inni fascisti.
culi che pendono come coglioni di cane e protesi mammarie esagerate.
cafoni che tirano spallate, arsi in gola e senza chiedere scusa.
gente aggressiva che tira calce e cocaina di pessima qualità.
senza spessore, cultura, educazione.
sabato sera ho visto di tutto.
ma niente era eccitante o perlomeno interessante.
ne ho parlato con un amico spacciatore, a cui dò la dignità del tiratore scelto.
è basito anche lui, ma se aumenta la domanda, aumentano i prezzi e i modi per tagliarla, cosicchè è tutto guadagno.
io davvero non so perchè l'Italia sia ridotta così.
gli operai una volta erano comunisti, ora son proletari accelerati.
ho paura.

venerdì 9 luglio 2010

si può sempre avere più di niente!

credevo fosse una radio invece dalla finestra entrano le voci di dalla e de gregori che cantano nel parco davanti a casa.
non sono particolarmente romantica, ma viva dio che non ci sia qualche altro cantante di merda, o no?
stare nuda a letto e sentire a volume da camera la donna cannone e disperato erotico stomp mi ha fatto piacere.
essere da sola nuda a letto un po' meno.
ma tant'è.
pensavo oggi che nei momenti di crisi economica tornano in auge le maggiorate e gli stili di vita conformati, cosicchè io non vado più di moda.
ma ci sono due cose che mi hanno reso felicissima in questi giorni.
la prima è stata quella di vedere i rammstein dal vivo.
la seconda è che finalmente non ho più il peso morale di prestare l'orecchio a una persona in particolare.
per cui mi sento leggera e libera, anche un po' sciocchina.

tanto da dire che se conoscete uno come till lindemann, ecco, mandatelo a casa mia.

mercoledì 16 giugno 2010

piccoli grandi parti

parlo e ascolto persone che mi raccontano cose intime.
scopro nessi semplici come la fame.
ognuno riflette nel comportamento ciò che ha vissuto nelle prime fasi della vita.
famiglie che si sfaldano nell'odio e famiglie che fingono l'unione funzioneranno sempre peggio di un divorzio ben riuscito.
pochi sembrano comprendere che sia meglio porre termine ad un'unione esaurita per sancire il bene della crescita.
nessuno sembra capire l'inutilità di un'unione forzata.
l'esagerazione delle reazioni umane in virtù di spiegazioni, plausibili solo alla cultura tipica, rovina gli animi.
opinare è lecito, giudicare è cortesia.

lunedì 14 giugno 2010

la puttana che lavora con voi

in ogni ufficio, c'è la puttana che vi sta a fianco, o anche di fronte.
l'importante è che condivida con voi lo spazio lavorativo.
la puttana che vi sta accanto ha fisime incredibili e esperienze travolgenti, che vanno dai consigli anti-igienisti pre-boom economico, all'infusione delle tisane di tarassaco, passando per il ciclo mestruale e il bucato a mano.
solitamente non è una puttana nel senso di mercificatrice: lo è nell'accezione di stronza.

la puttana che vi sta a fianco ha sempre un impatto sulla vita sociale fastidioso: non segue la logica di uso comune. mai.
ad esempio, può tranquillamente chiudere le finestre in piena estate e spalancarle in pieno inverno.

ci sono cose che non si possono spiegare più di tanto.
ma una corcata di botte, secondo me, a volte, male non fa.

giovedì 10 giugno 2010

corpo

a volte mi fermo a pensare, in quei rari bagliori di ottimismo, a me medesima come persona.
quanti errori.
non so davvero da che parte ricominciare a reimpastarmi.
perchè sono diventata così?
vorreisolosaperechetipotròsalutareun'altravolta.
non sto mai bene.
sono inutile.

mercoledì 9 giugno 2010

snobberie

quanto mi stanno in culo quei ritrovi del cazzo nelle città di provincia.
beceri sfigati e fighe lesse tirate in ogni mood che si accalcano nella via tutta lustrini, una volta a settimana, e fingono di divertirsi.
in realtà, molti fanno la prima uscita settimanale e bevono come maiali, camminando senza scostarsi e sbattendo le spalle.
in mezzo alla calca riconosci le regine che si sfiancano nelle perle di saggezza tipo "non fare quella cosa, è di cattivo gusto". Il mercoledì.

sono appena fuggita.
mi ci sono trovata costretta.
odio la gente che si aggrega e si saluta.
1 volta a settimana.
che aspetta quella sera per fare il figo.
che sia etno, chic, hippie, sfighetto o rasta.
non c'è un perchè a questo associazionismo, senza arte, senza dialogo.

la sagra di paese ha un plus.
festeggiare qualcosa.
una tradizione, un cibo, un'usanza.
la capisco di più.

fottuti merceneri di provincia che si sporcellano come beoti.

vi incendierei tutti.

martedì 1 giugno 2010

noblesse oblige

camminando in centro ho conosciuto un tipo strano e dimesso.
ho poi scoperto che l'intelligenza, l'educazione e la stramberia avevano nobili natali.
stasera abbiamo fatto la prima uscita.
immaginate quindi la vostra umilissima alle prese con un marchese, un pittore che vive di rendita paterna, un industriale, una notaio, un ereditiero, un maggiordomo, qualcun altro ricco, e io.
ok, ero la più bella, me lo dico da sola, ma potevo gareggiare solo con la gatta.
ho scoperto con piacere che anche loro fanno le grigliate (ok, le cuoce il maggiordomo).
le frasi che mi hanno colpito di più?
"ah, forse è nel museo di mia madre"
"stavolta pare che finalmente le tasse le paghino anche quelli del ceto medio-basso"
"cara, hai lasciato la borsa sulla piastra: ora hai una Louis Vuitton grigliata"
a dir la verità, ne ho altre. le tengo per me.
mi sento rintronata.
ma vi elargisco il mio sfoggio di conclusioni:
si sente la mancanza del mecenatismo in Italia.

lunedì 24 maggio 2010

A/R

direi che è vero: se una donna vuole chiavare, chiava.
che poi sia felice non è dato per scontato.
che se una non può chiavare come vuole, faccia come può.
e se anche la prestazione rientra praticamente in quasi tutti i desiderata (assenza di saliva, esibizionismo, non in un letto, movimentato, sperma in abbondanza e coincidenza di intenti), qualcosa non va.
può essere che una donna non desideri la testa ma solo il corpo.
e che dopo, sinceramente, si abbia solo la voglia di dire "grazie".
ma neanche.

quale desiderata manca per la cronaca?

martedì 18 maggio 2010

sordide strategie

in pratica, la scelta migliore che posso fare in questo momento è trasferirmi a sodoma.

lunedì 17 maggio 2010

la mia vagina si è suicidata

dopo mesi di depressione, è giunta alla fine dei suoi giorni.
incorporata in un essere umano devastato dal cervello, dittatore sovrano e stronzo patentato, non ha resistito all'ennesimo rifiuto.
la sua psiche semplice e compatta, torturata da pensieri infami e costretta alla dissuasione, ormai corrotta e al lumicino, ha ceduto.
ne dà la triste notizia il reparto intimo della coin di via mazzini.

la giovane vagina si è impiccata sul bidet.

subito sentita donatella rettore, che ha rilasciato questa dichiarazione "con la mia canzone non volevo spingere una vagina al suicidio. questo gesto mi lascia confusa e in preda alla disperazione".

martedì 11 maggio 2010

KBH


il mio cuore è rimasto a Christiania, fra pusher street, Nemo, l'acqua, il cigno, il verde.
la mia testa è nell'acqua, nella luce bianca, nel freddo freddissimo, nella birra, nei 7 eleven, nei polser, negli smorrenbrod, nei baci danesi, negli orecchini di porcellana, nei capelli biondi, nelle uova di rana, nei colori che non sono reali, nelle case dai mattoni neri, nella libertà, nel senso di uguaglianza, nel senso civico, nelle toilette profumatissime e lucide, nei sorrisi degli sconosciuti, nelle tette enormi.

il mio ideale è là, non l'avrei mai lontanamente immaginato, fra stivali di gomma, tanti maglioni, il silenzio, cazzo, il silenzio, la quiete, l'aria fresca, la bicicletta, i chilometri di spensieratezza, la felicità di una lacrima di paura.

la felicità.
cazzo.
come posso io amare il luogo in cui son nata dopo aver visto copenhagen?
è decisamente il posto più bello che abbia visto in vita mia.
ed era dietro l'angolo.


mercoledì 28 aprile 2010

invasione giapponese

maledetti giapponesi fissati con le altrui mutande.
non sceglierei mai un giapponese come coinquilino.
e se lo trovo intento a mangiare con le bacchette le caccole del mattino, a inserire peli pubici in bustina, a leccare la tazza del cesso?
ho il terrore dei giapponesi, 'sto sguardo cattivo e infinitamente feticista sul mondo.
ma perchè?

martedì 20 aprile 2010

se facessi un libro

chi cazzo mai lo leggerebbe?
me lo chiedo.
la risposta è pochi, forse nessuno, ma pure vittorio sgarbi li vende, perchè io no?
e vi giuro, credo di saperne più io di un coglione.
penso a stronzate che ho letto negli anni: tipo che la moglie di un calciatore che fa spot per la vodafone ha dichiarato che, essendo pigra e non avendo voglia di lavorare, nel caso in cui non avesse mostrato l'ano in tv, avrebbe fatto l'impiegata (nella sua testa imbiondita dall'ossigeno significa non fare un cazzo).
un'altra tipa che ha fatto della chirurgia estetica un'arma, si è stretta i seni sulla copertina di panorama per dire alle donne di fare il paptest e la mammografia ogni tre anni, ma soprattutto di andare dal dentista 1 volta ogni 6 mesi: perchè il tumore ai denti uccide, d'altronde.
in mezzo a queste fottute stronzate penso: gente piena di botox, carie e merda, gente di stracci fermi e stronzi, gente senza arte che prolifera in ogni dove, ma porca di una troia porca, tutto sta morendo.

mercoledì 14 aprile 2010

Litfiba, Assago 2010

mi farei calpestare da piero pelù.
da anni il mio sogno erotico è suggergli le palle dopo un concerto: credo che a lui darebbe fastidio, ma io ne sentirei tutti gli umori.
ieri a quest'ora finiva il primo concerto italiano della reunion.
piero a 48 anni fa invidia a tutta quella gente che s'arrabatta con palestra e dieta: un figo pazzesco, un fisico asciutto senza pancia e del pelo, tanto pelo, che solo a pensare di toccarlo sento il vento fra i capelli.
dopo anni, la sua prestazione live - fisica, facciale, canora, vocale, cazzale - è da 10, in barba a manuel agnelli aka petto-di-pollo-depilato-e-lamé.
nel complesso, il live merita solo per lui: ghigo fa tenerezza e compassione, laddove dimentica gli accordi, arriva tardi, suona davvero male.
batterista inesistente, bassista e tastierista non pervenuti causa amplificazione.
i nuovi arrangiamenti delle vecchie canzoni sono come un lifting a un manichino: banali.
tuttavia, ho saltato, cantato, ballato e urlato come un'ossessa: perchè loro sono i litfiba e io non sono un cazzo.
piero pelù da solo solleva il palco e ripaga ampiamente la spesa del biglietto.
perchè il rock è cazzo.
e lui è tutto cazzo.

lunedì 12 aprile 2010

sessuologia clinica

I medici trattano il sesso in un un modo quantomeno bizzarro.
In un sito viene indicato, ad esempio, di non dovere assolutamente fare sesso con:
  • un parente
  • un amico del partner
  • una persona sposata
  • una persona molto più anziana
  • una persona molto più giovane
  • un sacerdote

E che se non si ha voglia di fare sesso, con grazia si può dire “Succederà ma quando avrò smaltito la pancetta!”.

Ora io non sarò un'educanda, ma mi viene da dire che uno non deve fare sesso quando non è consenziente (trattasi di violenza): qui al massimo la sessuologa potrebbe avvertire che però non è così facile fuggire da uno stupratore che ti picchia e ti minaccia.

Per cui, dato che a parte il parente e il sacerdote, l'ho data alle altre categorie, che devo fare, sessuologa, mi impicco o faccio l'en plein? Che mi consiglia?
Anche perchè vede, mi viene data la possibilità di chiavare solo con coetanei senza impegni: già è dura non facendo distinzioni, se comincio a farne, chiavo nel 2033.
Se poi per non chiavare io devo dire stronzate come quelle della pancetta, ecco, non trovo neanche più uno stronzo che mi offra uno stuzzicandente.

giovedì 8 aprile 2010

un chiodo per la troia

non ho ancora capito se per uccidere un maiale lo devi sgozzare, friggere con la corrente oppure sparare con un tondino in testa.
non ho mai visto un maiale: mi hanno detto che è grande.
non so nemmeno che odore abbia: dicono che puzzi, ma non ho idea di che rango sia la sua fottuta puzza.
non so nemmeno se gli uccisori di maiali uccidano preferibilmente i maschi o le femmine.
so però che la carne di maiale non mi piace e se fosse per me andrebbe assolutamente tutelato come animale - che però non ho mai visto.
mi hanno raccontato che i maiali, volendo, possono mangiare un uomo.
un maiale che mangia un uomo avrà carne di uomo.
un uomo che mangia un maiale avrà carne di maiale.
ecco svelato il mistero.

mercoledì 31 marzo 2010

la nonna ti odia

quando da piccola un brivido mi percorreva la schiena, mia nonna diceva che la morte mi aveva appena sfiorato.
se facevo una smorfia, dovevo fare attenzione a non deformare la faccia al suono delle campane della chiesa del paese vicino: sarei rimasta così a vita.
dovevo temere anche il vento contro le finestre: erano le urla dei morti.
non guardare negli occhi i ciechi perchè mi vedevano lo stesso.
baciare la foto sulla lapide della cugina annegata nel pozzo: d'altronde l'unica foto che le fu scattata in vita fu post mortem.

oggi ho scoperto che in un'altra infanzia il tuono era il diavolo in carrozza.

martedì 30 marzo 2010

vilipendio

sono un po' intontita.

sono radicale dalla nascita.
che la bonino perdesse, era abbastanza certo: ha un linguaggio giovane in un corpo di muffa.
e soprattutto, si porta dietro un carico di radicali imbarazzanti.
la gente sa che se voti lei ti prendi tutto un pacchetto di gente alquanto snob e eccentrica.
stanno sul cazzo pure a me: sono davvero snob.

bersani, che per me è bell'uomo, sa di pancarré.
ma non di sostegno in campagna elettorale.

confusione.

vedo uomini che farfugliano e infilano figli scemi nel consiglio regionale lombardo.
ieri sera imitavo bossi:non si scimmiottano le persone con forti handicap.
ma l'ho fatto.
davanti a diverse persone.

io comunque non ho votato.
almeno in emilia la minestra è sempre quella.
sinceramente, mi viene da piangere.

pianto.

venerdì 26 marzo 2010

odiare i mascalzoni è cosa nobile

il mio omaggio a Luttazzi.
Clicca sul titolo se ti sei perso il suo intervento a Rai per una notte.

martedì 23 marzo 2010

rammstein

sono un'idiota.
mesi fa mi accorgo che il mio gruppo idolo viene in Italia per concerto cafonissimo.
metto tutti in allerta.
gente che compra 1 biglietto.
qualcuno si aggiunge ne compra un altro.
e io che fomento.
e io che millanto.
e io che vado a comprarlo stasera e scopro che è sold out.
esattamente da stasera: fino a un attimo prima di stasera c'erano.
io e le mie figure di merda.
"lo compro io nun te preoccupà!"
son proprio una quaquaraquà.

lunedì 22 marzo 2010

le falsità morali costanti

ogni cosa è aberrante e al tempo stesso è una succosa perversione.
ciò che non cambia mai è il metro di giudizio, con cui chicchessia impone agli altri una propria, ristretta e fottutamente stupida visione del mondo.
dal nome d'arte alle paure incontrollate, mi sembra che la presa per il culo assuma molte facce che poi vengano nascoste dalla parola "debolezza".
struscio la mia vagina contro 5 cazzi che appaiono sul mio monitor e simulo una gang bang.
lecco lo stronzo che esce dal culo della giapponesina se mi viene voglia di un po' di scat.
sbatto violentemente i coglioni a uno sconosciuto facendo un semplice movimento col mouse.
poi chiudo il pc: non ho fatto nulla di male.

martedì 16 marzo 2010

vedo la luce

elevo il pensiero e infilo la testa.
non so dove ma non puzza.

lunedì 15 marzo 2010

se mi ami non vale

bocche ne ho baciate.
un paio di labbra finalmente sconosciute.
un ottimo sapore e tanta barba morbida.
capelli biondi che mi sembravano grigi.
occhi azzurri grandi e bassi.
una faccia come il culo.
mi ha baciato le mani senza sapere che è la cosa che più mi piace.
i mafiosi e i vescovi saranno merda ma qualcosa l'hanno capita.
per un bacio sulle mani io tracollo.
"rimani con me stanotte, dai, facciamo l'amore".
ancora non ci riesco.
appena raccolgo i pezzi, giuro, l'amore voglio farlo.
ora ho bisogno di baci.

Dilaudid, riapri i baciatoi. Bisboccia fino alle prossime.

giovedì 11 marzo 2010

figa secca

ho ceduto alle lusinghe dell'esperienza sul lavoro e ieri mi sono messa quel farabutto codice per monitorare gli accessi.
nulla che vada a lesionare privacy, ani o bocche slabbrate.
a me basta sapere con quali parole la gente arriva sul mio blog.
dio salvi il porno e il ballbusting: tutti noi riceviamo visite da gente in cerca di altro.
nel mio caso:
  • figa glabra (ottimo accostamento fra oggetto del desiderio e aggettivo educato per definire l'alopecia)
  • figa a pelo rosso (soriana va bene?)
  • figa aperta (d'altronde chiusa non s'è mai vista)
  • fuck focca (anche fight da faida, o da faiga?)

gente del porno, questo è un blog inutile con poca figa.
la poca che ho la faccio rinseccolire nelle mutande.

per cui niente tag, ma parole parole parole: questo blog è scritto da una figa secca.
se vi piace la figa secca, continuate a seguirmi.

lunedì 8 marzo 2010

sono così

quando dico che sono pigra, non è per farmene un vanto.
lo sono e vorrei esserlo in eterno: fosse possibile, trascorrerei la vita sdraiata.
su un fianco, a girarmi ogni tanto, nel sedermi, nel muovere qualche passo, ma fondamentalmente starei così, sdraiata.
se devo immaginare un luogo, direi una spiaggia senza mare, dalla sabbia grigia e tiepida.
se devo immaginare un tempo, direi un cielo velato con tante nubi benigne, non soleggiato, in modo da essere vestita con un paio di jeans larghi e una camicia azzurra.
da riuscire a fare i solchi nella sabbia a furia di respirarci.
stare lì, senza aver alcun bisogno: nè acqua, nè cibo, nè dialoghi.
qualche lettura ripetitiva su fogli sparsi.
la mancanza di necessità di cambiare.
continuare a immaginare di stare lì.
in eterno.
Chiudo gli occhi e lo sento, l'odore del mare, lontano.

lunedì 22 febbraio 2010

mi stupisco di me stessa

ebbene lo confesso: non riesco a smettere di leggere il post precedente a questo.
lo guardo e lo rileggo, ormai la foto l'ho imparata a memoria in ogni sua sfumatura.
e non riesco a smettere di ridere, è la prima volta che mi capita con un mio post.
ma per me avere una foto di noi due vale tantissimo.
ti amo.
a modo mio.
non posso fare a meno di fantasticare di averti di fianco.
la cosa più bella è che quando siamo insieme non abbiamo un cazzo da dirci.
è la lontananza che fa di te tutto ciò di cui io ho bisogno.
le tue parole prendono forma fra i miei occhi, quando li tengo chiusi.
penso che mai nessuno mai sarà per me quello che sei tu.

mercoledì 17 febbraio 2010

Post all'avanguardia


Non ho resistito, i blog d'altronde servono per conoscersi.

Ho guidato senza sosta per 26 km e l'ho raggiunto.
Di lui sapevo poco o nulla: qualche commento fra di noi ed è partito l'interesse per la chiavata.
Ho slacciato la sicura e l'ho incontrato.
Dopo qualche secondo lui mi ha preso da dietro, spingendomi l'asta nel grembo, e poi più sù, dentro le viscere, come un aratro fra le zolle.
Le palle lucide come ottone umide di me.

Non mi sono accorta della follia, dell'attimo, del tempo: il suo sesso nel mio sesso, un progressivo stantuffare culminato in un'eiaculazione spumosa, bianca, calda e precoce.
Non so come si chiami. Non so che faccia abbia. Non conosco il suo odore.
Ma nel cestino ho trovato una Bigbabol masticata: allo zucchero filato.


lunedì 8 febbraio 2010

nada

bocchino telescopico 2 pezzi neri + allungamento di due viola, 43 euro
non so cosa sia meglio, se passare da una sigaretta all'altra, lungo i bordi di un bicchiere, o se divagare in un sottofondo di pigrizia da web.
sarà che sono dedita alla lettura di qualsiasi cosa, dalla manifattura degli assorbenti, alla composizione delle merendine, alle etichette sui cibi confezionati...
sarà perchè leggo di tutto, con democrazia.
mi infilo nei supermercati verso le 18.20/18.40.
esco di nascosto dal reparto macelleria che è mezzanotte passata.
ho fatto il reparto degli elettrodomestici, tutti i pancarré, lo yogurt Vipiteno e anche qualche prodotto tipico.

confronto le calorie con i kilowatt, le proteine con i MB di memoria delle pennette USB.
un giorno o l'altro riuscirò a leggere tutto.

e allora sì che capirò il risparmio.

lunedì 1 febbraio 2010

sono aggressiva

Mi sto trasformando in un pericoloso surrogato di Chuck Norris con venature di Charles Bronson.
Ieri attendevo un amico in stazione e una donna ha sbattuto la portiera contro la mia auto.
Lievemente.
Poi, l'ha richiusa e se ne è andata.
Allora son scesa dall'auto e l'ho presa per un braccio, tirandola fino al cofano della mia auto.
Mi arrivava al seno.
Le ho detto che è una maleducata: anziana e maleducata.

Oggi spesavo alla Coop: han cambiato le buste. Biodegradabili.
Un goccio di sperma e si sciolgono (oppure rimangono pregne, non saprei, sembrano membrane vive).
Le riempio (tante con poco), le alzo delicatamente e trac: entrambe rotte.
L'incauta cassiera mi avverte che è la nuova politica per fare meno sprechi.
Porco Dio Porco.
La moralista di 'sto cazzo.

Ebbene, sempre più spesso mi incazzo.
La cosa non mi dispiace.
Ho notato che la gente ha paura di quelli che si incazzano.

Domani mi incazzerò di nuovo, foss'anche contro la macchinetta del caffè.
Quella è proprio una puttana.

mercoledì 27 gennaio 2010

eufemismi

Conosco una che fa l'attrice, e mi ha detto che la maggior parte degli attori non fa altro che cercare di scopare, da mane a sera.
Conosco diversi musicisti, e la droga in certi ambienti gira solo se ci sono altri ad offrirla (tossici col braccino corto).
Conosco alcuni cantanti e se la tirano a tal punto che rifiutano la figa e poi, quando il mare è in tempesta, riempiono i barilotti delle sarde.
Conosco alcuni funzionari e/o politici e beh.. non gliene frega un cazzo in generale.

Tutti coloro che cercano gloria e potere mi annoiano un sacco.
In generale.

martedì 26 gennaio 2010

A mano

Non esiste al mondo sensazione più bella di un corpo pulito.
Fragrante e roseo.
Passato con il guanto di crine, deterso con schiuma morbida e bianca, asciugato con teli ruvidi, coperto da un velo di crema.
Lavarsi con tutta l'ampiezza delle mani, in ogni singolo centimentro di pelle.
Passarsi le dita nelle orecchie, strofinare il collo, la pancia, i piedi.
Fare scendere l'acqua sui capelli, a rigoli sul viso.
Essere immersi una nuvola di vapore per infiniti minuti.
Guardarsi il corpo e vedere piccole sfere di acqua che stanno immobili.
Scuotere i capelli e le spalle per toglierne l'eccesso.
Infilare immediatamente un paio di ciabattine pulite.
Avvolgersi nell'accappatoio.
Infilare il viso nell'apertura e respirare, con gli occhi chiusi.
Nella mia memoria, non esiste un odore più buono del pulito.

lunedì 25 gennaio 2010

psicomorfo

un leggero distacco da tutto ciò che è inutile è necessario per capire ciò che è utile.
se l'ha fatto l'illuminato, posso farlo anche io.
se poi lo faccio senza pensarci, mi riesce meglio.
sto eliminando alcol e cibi che mi danno noia.
ma aumento il livello delle droghe leggere.
quando vedo una canna sbavo.
da sempre, preferisco l'hashish alla marijuana.
ora, van bene tutte.
anche perchè, tra controlli e cose varie, non è più come tanti anni fa che ne trovavi di tantissimi tipi e allora quasi quasi sceglievi.
la mia preferenza è sempre andata al nero.
buono come quello, nessuno mai.

giovedì 21 gennaio 2010

baci lascivi

non ho mai sognato l'amore.
nei miei ricordi più romantici, i pensieri vanno a un'immagine di un uomo e una donna stretti in un maglione, intenti a leggere insieme.
per il resto, ho sempre pensato che 10 amanti, vivaci e sereni, intercambiabili nelle forme ma non nel numero, fossero ciò che più si avvicinasse alla mia idea di felicità sentimentale.
ognuno per i cazzi suoi, e poi un po' qui, un po' lì.
vorrei attuarlo, ma rischierei di passare per stronza: la cosa più brutta è che sarebbe il sogno di una vita.
ma come si fa a mentire a 10 persone? a dir loro che non importa ciò che fanno e ciò che dicono, quando basta un po' di compagnia e meno pugnette? a non considerarli fino al momento della bisogna, dettato realmente dalla voglia di vederli (ogni tanto, senza impegno).
per questo ho chiuso i battenti.
inutile illudersi.
sono arrivata a gestirne 6 in una volta sola.
tanti anni fa.
ero così felice.

lunedì 18 gennaio 2010

Potenziale lettera ad un maniaco ossessionato dalla mia presenza

Oggi mi sento buona e ti permetterò di sborrarmi sul cappotto.
Su quello nuovo, proprio sul bavero, vicino al volto.
Dovrai fare in modo che il tuo pene si avvicini al mio viso e alle mie labbra, ma non dovrai toccarmi.
Con le braghe calate, io seduta su una panchina, e tu in piedi nella nebbia.
Starai a due metri da me e i tuoi schizzi non dovranno colpirmi in nessun modo.
Ti conviene quindi calcolare la velocità della tua pugnetta affinchè un solo schizzo colpisca il mio morbido cachemire grigio.
Dovrai farlo in silenzio, che nemmeno un sospiro tradisca il tuo orgasmo: mi accorgerò che sei venuto girando leggermente la testa di lato (a sinistra) e osservando quella poltiglia biancastra.
Avrai il tempo di scappare.
Ma resterai fermo a prendere i miei insulti.
Sarà l'unica volta che sentirai la mia voce.
E poi, ti dirò addio con uno sputo.

lunedì 11 gennaio 2010

'ndrangheta

Pare che in Calabria la gente s'offenda se dici che sono dei razzisti in mano alla 'ndrangheta.
Già da piccola mi chiedevo perchè si rifiutassero di metterci una vocalina davanti a quella parola non italiana.
Forse per dimostrare di essere fatti in altro modo. O per cantare a Sanremo quest'anno nella categoria "dialettali".
Credo anche io che i calabresi non siano tutti così.
Insomma.
Lo stupore arriva dal fatto che una cosa del genere, a mio parere, è meritevole del carcere.
Dell'intervento dell'esercito (che qualcuno millanta sempre per i compiti più disparati).
E invece no: il leghista tutto contento abbatte giacigli putridi di gente che si spacca le ossa nei campi per alcuni caporali (della 'ndrangheta).
Ci hanno messo 10 minuti.
Mi ricordo che vicino a Rossano Calabro uno della 'ndrangheta ha costruito abusivamente un castello perchè la gente vada lì a fare matrimoni, battesimi, feste.
Una zona in cui non c'è niente ma c'è questo fortino di dubbio gusto.
Perchè le cose abusive della 'ndrangheta rimangono in piedi?
Ah, dimenticavo: viva l'Italia, il paese dove 'ndrangheta et similia non esistono.
E nemmeno i leghisti, ovviamente.

lunedì 4 gennaio 2010

cadeaux

Il trend dei miei regali di natale:
  • un Iphone: per me, molto meglio la borsa Kelly
  • un maglioncino fucsia XS, cambiato dalla donatrice in un abito taglia L: le spalle mi arrivano al gomito
  • due paia di calze rosa e bande gialle con disegnini vari, gommate sotto. La gente non vuole capire che a me piace stare scalza in casa
  • un paio di orecchini, una boccia di bagnoschiuma e un porta Iphone. Tutto viola
  • un cd masterizzato del live di Capossela (avrei gradito annesso un secchio per il vomito)
  • una bottiglia di whisky torbato: non la solita mia marca, un'altra che non ho mai sentito
  • un dvd con Bela Lugosi, un libro sui Joy Division e uno-che-sto-cercando-di-leggere-ma-davvero-non-mi-piace.

Da ciò, posso evincere che chi prova affetto per me sa che cammino scalza, ma non che odio i disegnini.
Che ascolto tanta musica ma odio Capossela.
Che amo leggere libri, ma non di chiunque abbia il passaporto americano. A me piace solo Easton Ellis.
Che mi piacciono i vestiti, ma non si è mai capito quali.
Che mi piace l'internet: ma non a questi livelli.

Per questo e per un sacco di altri motivi, io sono una di quelle che adora il natale.
L'albero, le luci, i pacchetti, l'odore di zucchero nell'aria, BXVI che scivola sul tappeto rosso.