Stavo pensando a una mia amica che prese il cellulare del fidanzato e per ogni numero in rubrica lasciò il nome intatto, ma sostituì la sequenza numerica telefonica con la propria.
Ogni volta che il fidanzato inviava un sms, arrivava a lei: così poteva controllarlo meglio, mi diceva. Leggeva in silenzio e interpretava come un aruspice i segni del T9.
Quando lui chiamava, lei non rispondeva: poteva essere per chiunque, tranne che per lei.
Faceva terminare gli squilli, aspettava 15 minuti e lo richiamava.
Così almeno 10 - 15 volte al giorno.
Lui ad un certo punto cominciò a sentirsi solo e abbandonato da tutti.
E aveva attorno solo lei, che diventava sempre più pressante e presente con quelle continue e inutili telefonate.
Ma era l'unica che ancora lo cercava: quanto andava in bestia quando GLI ALTRI lo chiamavano e gli rinfacciavano di essere sparito.
Lui che non faceva altro che chiamare e chiamare, senza ottenere mai una risposta.
Lui cominciò a diventare noioso, lei invadente e chiassosa.
Lui si suicidò. Lei chatta ancora col suo reggiseno.
Amour, di Michael Haneke
9 anni fa
la solitudine rende possibili i post più belli.
RispondiEliminaperò lui era un bel tordo...
RispondiEliminaC'era un mio amico, una sorta di parrucchiere androgino, dal forte accento pescarese ( e per questo extra comunitario), che attaccava il telefono in faccia alla sua fidanzata, quando questa minacciava di suicidarsi. La mattina dopo l'ennesima telefonata, i genitori la trovarono impiccata in cantina, tra un prosciutto ed una fila di caciocavalli...il cellulare è un'arma impropria.
RispondiEliminaAvrei un esempio di ragazza come quella della descrizione. Un'ossessione subdola. Che uno si chiede il perchè.
RispondiEliminaamò lui amòòòòòòò (fausto leali ?)
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